Venerdì, 29 Maggio 2015 - 02:00 Comunicato 1257

Domenica 24 maggio
OPERAZIONE ANTI UCCELLAGIONE IN VAL DI NON

Domenica scorsa, 24 maggio 2015, gli agenti delle Stazioni Forestali della Val di Non, che effettuavano un servizio mirato per contrastare la pratica illegale della raccolta di nidiacei di tordo tra i meleti, hanno fermato una persona che deteneva due nidi, per un totale di 10 animali appena prelevati. Gli agenti, che avevano notato alcune persone in movimento tra i frutteti, hanno rinvenuto i nidiacei dopo aver fermato l'auto del sospettato e li hanno quindi consegnati al centro per il recupero dell'avifauna di Trento gestito dalla LIPU, per il loro allevamento e la successiva liberazione.-

L'uomo, residente in provincia di Brescia, è risultato essere, oltre che cacciatore, anche allevatore di uccelli da richiamo e aveva già posto ai piccoli tordi un anello alla zampa: una volta portati nell'allevamento essi sarebbero stati indistinguibili da quelli nati in cattività e gli avrebbero consentito di aumentare il numero di animali allevati riducendo sforzi e spese.
A seguito del rinvenimento dei due nidi, gli agenti hanno proseguito l'attività presso l'abitazione dell'uomo sequestrando un migliaio di cartucce da caccia detenute illegalmente e verificando la detenzione di decine di uccelli da richiamo, che l'allevatore possedeva in una serie di piccole gabbie in un'apposita stanza, per i quali tuttavia non risulta possibile stabilire un'eventuale provenienza illegale. Negli ultimi anni la Val di Non è divenuta terreno fertile per i bracconieri di questo tipo, dato che i meleti intensivi si sono rilevati un habitat ospitale per tordi e merli, che vi nidificano frequentemente ad altezze facilmente raggiungibili. Per questo motivo i forestali dell'Ufficio Distrettuale di Cles organizzano regolarmente servizi di sorveglianza, mirati e coordinati tra le diverse Stazioni, che anche quest'anno hanno consentito di intervenire con successo nei confronti di atti illegali contro la fauna selvatica. -



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