
Tra il miliardo di persone che sabato diranno basta con il proprio corpo alla violenza di genere (un miliardo sono anche le donne nel mondo che subiscono violenza nell'arco della propria vita) ci saranno anche tante donne trentine, non solo quelle che fanno riferimento alla Rete V-Day Trentino, alla Società Italiane Letterate, ad Arcilesbica, al Coordinamento Donne di Trento, per citare solo le realtà oggi intervenute presso la sede della Provincia alla conferenza stampa di presentazione dell'iniziativa, un incontro con gli organi di stampa al quale era presente anche l'assessora Sara Ferrari.
"Un tema che troppo spesso rimane sommerso - ha affermato l'assessora - e che grazie anche ai nuovi linguaggi del protagonismo femminile affidati al corpo e alla danza può avere un impatto più ampio e diffuso verso la cittadinanza. Un problema che esiste anche in Trentino, dove la situazione è difficile, delicata e preoccupante, non dissimile da quella di altre aree del nostro Paese, alla quale rispondiamo rinnovando l'impegno che abbiamo assunto in questi anni, partendo in primis dalla conoscenza del fenomeno, che non riguarda solo la violenza sessuale, ma anche maltrattamenti, percosse, violenza psicologica, economica, verbale, una violenza che si nasconde dentro le relazioni tra le persone, dentro le nostre case."
"Abbiamo scelto di potenziare il percorso di relazioni di genere dentro le scuole, stiamo formando anche le forze di polizia locale, in Trentino si è creata una rete di soccorso e supporto - ha aggiunto Sara Ferrari - ma occorre anche rimuovere le condizioni di sbilancio che esistono tra uomini e donne nella rappresentanza politico-amministrativa, un elemento che sta alla base della violenza e che ne è uno specchio. Lavoriamo perché a partire dalle nuove generazioni questo fenomeno si manifesti meno intensamente e perché anche gli uomini a cui non fa piacere far parte della categoria dei maltrattanti si lascino coinvolgere in una battaglia che è soprattutto di civiltà." -