"Assieme all'Autonomia, l'altro tema principale di cui è occupata la Giunta è stato quello dello stato dell'economia - ha spiegato l'assessore Olivi - . Si annuncia una stagione ancora 'cruda', con un concreto rischio di recessione anche per il Trentino. Come noto, nel 2009-2010 e in parte del 2011 abbiamo realizzato una manovra anticongiunturale particolarmente ampia e incisiva, che aveva il compito di contrastare la crisi soprattutto finanziaria. Nel 2012 vogliamo mettere in campo un'azione altrettanto 'forte' per contrastare gli effetti della recessione, agendo sulla duplice leva della crescita e dello sviluppo. A Lagolo abbiamo parlato anche del tema, speculare, del lavoro: mettere in campo una politica per la crescita significa porre in essere l'unica azione utile e necessaria al fine di creare nuovi sbocchi occupazionali.
Orientare le nostre politiche in questa direzione significa però concentrarci su alcuni obiettivi e alcune azioni specifiche: se, infatti, con la manovra anticongiunturale erano stati messi in campo strumenti abbastanza 'generalizzati' e inclusivi, per sostenere ora crescita e sviluppo dobbiamo canalizzare l'intervento pubblico nella direzione più appropriata e 'mirata'. Queste le tre voci principali: finanza d'impresa, apertura della piattaforma produttiva, poli e filiere portatori di innovazione.
Vogliamo anche condividere nelle prossime settimane le nostre proposte, alcune delle quali già abbastanza 'concrete', altre in fase di elaborazione, con le parti economiche e sociali sociali, all'insegna di un rapporto sinergico e di stretta collaborazione . Siamo convinti infatti che il metodo a partire dal quale affrontare questa nuova stagione deve essere quello del confronto con imprese e mondo del lavoro, che sono chiamate a partecipare attivamente alle sfide che abbiamo messo in campo.
Nel campo del commercio, infine, abbiamo ribadito la nostra volontà di tenere ferma l'impostazione della nuova legge provinciale, una riforma aperta, intelligente, che risponde alle esigenze di liberalizzazione del settore in maniera ragionata, valorizzandone le specificità e il ruolo strategico."
Vediamo ora di approfondire strategie e misure relative ai diversi punti toccati dall'assessore Olivi nella sua esposizione, partendo da un quadro generale dello stato dell'economia provinciale.
Secondo le previsioni, quest'anno sarà ancora difficile per l'economia, anche per le concomitanti criticità della finanza pubblica. In questo contesto le politiche a favore delle imprese, nelle loro diverse articolazioni (incentivi finanziari, servizi, interventi di sistema) sono nuovamente protagoniste, anche per riequilibrare in chiave antirecessiva le drastiche misure fiscali.
La riforma provinciale degli incentivi è operativa dal 30 dicembre scorso per la parte relativa alla ricerca applicata. Il resto della riforma è già sottoposto al confronto con le parti sociali (imprenditorialità femminile e giovanile) o lo sarà fra poche settimane (investimenti fissi, servizi alle imprese, internazionalizzazione). Aziende innovative, nuovo spirito imprenditoriale, mercati internazionali, innovazione e reti d'impresa ne sono i capisaldi "espansivi" (cioè nuove forme d'incentivo volte a sospingere la crescita); selettività e addizionalità (il criterio che premia gli investimenti superiori alla media del periodo precedente) sono invece i principi "restrittivi". Questi ultimi si fanno carico del duplice obiettivo di aumentare l'efficacia degli aiuti e di renderne il costo compatibile con le condizioni della finanza provinciale.
Modificando sensibilmente i principi attivi della sua "medicina" contro la scarsa crescita, la Provincia conta di fare emergere le energie potenziali, che consentano di rafforzare la competitività del sistema trentino, soprattutto attorno a tre assi strategici: la finanza d'impresa, l'apertura della piattaforma produttiva, i poli e le filiere portatori d'innovazione. Altrettanto importante è inoltre la completa attuazione della legge di riforma del commercio.
1. FINANZA D'IMPRESA
La finanza d'impresa, oltre al polmone costituito dalla domanda pubblica e dai relativi tempi di pagamento delle prestazioni, sarà presidiata attraverso una "manovra a tenaglia" che prevede:
a) gli incentivi finanziari: i dati dell'attività agevolativa della Provincia (vedasi slides) denotano che si tratta ancora di uno strumento poderoso, che coinvolge ogni anno circa 2.500 aziende trentine. I dati allegati dimostrano che, nonostante la crisi, non si è inaridito lo "zoccolo duro" di investimenti agevolati, nei quali il settore produttivo è ancora preponderante;
b) i prestiti partecipativi: saranno ulteriormente sostenuti, non più a bando ma a durata indeterminata. In corrispondenza con il periodo di approvazione dei bilanci aziendali 2011 vareremo il relativo provvedimento deliberativo. Più in generale, puntiamo a sostenere la capitalizzazione delle imprese: importanti misure, a questo fine, sono già previste come agevolazione IRAP sul nuovo capitale proprio (la Giunta provinciale definisce l'intervento in aggiunta all'agevolazione nazionale) e sulle nuove attività produttive dal 2012 (riduzione del 3 % per i primi cinque anni).
c) il "pacchetto integrato": un'innovativa procedura amministrativa che prevede un triplo passaggio: (i) più stretta connessione fra gli aiuti finanziari, le garanzie e gli eventuali finanziamenti di Trentino Sviluppo; (ii) trasformazione, per ciascun progetto di investimento, del contributo in conto capitale su metà dell'investimento in contributo in conto interessi, per indurre le banche a canalizzare i finanziamenti disponibili sulle aziende agevolate e diluire la spesa pubblica; (iii) determinazione di un "plafond unico" di intervento ricomprendente sia gli aiuti L.P. 6 sia le "equivalenti sovvenzioni" calcolate sugli interventi garantitivi e sui finanziamenti alle imprese di Trentino Sviluppo. Ne consegue che, fissando ad esempio un aiuto del 15 per cento su un determinato investimento, questa intensità sarebbe ridotta di circa 3 punti in presenza di una garanzia Confidi e di ulteriori 3-5 punti in presenza di un intervento di Trentino Sviluppo;
d) l'erogazione anticipata di alcuni contributi, sulla base di una sorta di "stato d'avanzamento" degli investimenti agevolati, in modo da sgravare ulteriormente la finanza d'impresa da oneri di prefinanziamento e garanzia: è una possibilità che stiamo approfondendo;
e) le garanzie rilasciate dai Confidi: verranno attivate con modalità innovative, in grado di conseguire preziosi effetti leva. Col sistema della "cappatura", ossia l'accordo tra Confidi e banche per determinare un plafond di risorse destinato a garanzia diretta delle operazioni, minori risorse finanziarie consentono di mettere in moto una quantità superiore di credito. Il relativo accordo Confidi-banche sarà operativo entro il prossimo mese;
f) il "private equity": il bando di Trentino Sviluppo per la costituzione di una nuova società d'investimento finanziario pubblico-privata è andato deserto, pur avendo registrato alcune importanti manifestazioni d'interesse, sulle quali si sta lavorando, tenendo conto che gli investitori privati preferiscono un impiego di risorse correlato con il manifestarsi della concreta prospettiva d'intervento in nuove iniziative imprenditoriali. Si ricorda che, secondo il progetto, ancora valido, Trentino Sviluppo conferirebbe 4,9 milioni di euro in una new.co in cui investitori privati conferiscano almeno 5,1 milioni di euro, con l'obiettivo di investire in aziende "promettenti" sul territorio provinciale.
È stata invece deliberata dalla Cooperativa Artigiana di Garanzia la costituzione di un fondo per interventi di partecipazione nelle s.r.l. artigiane, con conferimento paritetico di € 1 milioni da parte della Provincia ed € 1 milione da parte della Cooperativa stessa, per un totale di € 2 milioni. La relativa deliberazione della Giunta provinciale è in itinere;
g) Cassa del Trentino: l'intervento di CdT ha concretamente contribuito all'ampliamento delle fonti di finanza d'impresa, acquistando 77 milioni di titoli emessi dalle banche del territorio, in cambio dell'impegno delle stesse a mettere a disposizione delle imprese un plafond di finanziamenti pari ad almeno il doppio. La fondatezza di questa linea d'intervento è già percepibile dal plafond attivato da BTB pari a 50 milioni, contro 23 milioni di titoli sottoscritti da Cassa del Trentino;
h) il massiccio intervento di Trentino Sviluppo: il nuovo Piano 2011-2013 comprende investimenti per circa 380 milioni di euro. La Giunta provinciale ha indicato a Trentino Sviluppo alcune priorità per circa 32 milioni aventi ad oggetto operazioni di lease-back su un primo gruppo di 10 imprese selezionate in base all'effetto-leva che l'intervento pubblico produrrà in favore del consolidamento e dell'espansione dell'azienda stessa. Come ulteriore novità, per rendere sostenibile l'attuale fabbisogno finanziario parte degli interventi proposti come leaseback saranno convertiti, ove possibile, in opzioni all'acquisto con garanzia dei Confidi. In altre parole, in alternativa all'acquisto dell'immobile Trentino Sviluppo potrà acquisire il solo diritto d'opzione all'acquisto del bene, valorizzato nel 10% del valore del compendio, da versare ai confidi, che con tale somma, attiveranno un finanziamento bancario garantito per un importo stimato di dieci volte superiore.
2. APERTURA DELLA PIATTAFORMA PRODUTTIVA
a) Internazionalizzazione: la Giunta provinciale è fermamente convinta che le azioni perseguite fin qui su questo versante non siano adeguate ai nuovi scenari, e sfilacciate in un insieme di procedure burocratico-istituzionali. Le esportazioni trentine, nel 2010, hanno inciso sul valore aggiunto soltanto per il 19,5 %. Pertanto, serve sicuramente maggior protagonismo da parte delle imprese, ma il comparto pubblico deve fare qualcosa di diverso. Occorre uno scatto innovativo, che non va ridotto a formule semplicistiche (come il c.d. "supermanager"): dal punto di vista organizzativo, pensiamo piuttosto di incardinare all'interno della "nuova" Trentino Sviluppo (vedasi il punto successivo) un team di competenze plurisettoriali che proponga e coordini operazioni di business all'estero.
Dal lato degli incentivi, sono in fase avanzata di stesura i nuovi criteri attuativi dell'art. 7 della L.P. 6/1999 (aiuti per l'internazionalizzazione delle piccole e medie imprese), articolati in 3 tipologie:
(I) aiuti per la partecipazione a eventi fieristici internazionali (fino al 70% delle spese solamente per la prima partecipazione), estesi anche alle cooperative e consorzi che agiscono per conto degli associati;
(II) aiuti su interventi di commercializzazione di sistema attuati da cooperative e consorzi per conto delle imprese associate, per analisi di mercato, ricerca di partner, assistenza commerciale, contrattuale, doganale, fiscale ecc.;
(III) progetti imprenditoriali di marketing internazionale (50% per piani di marketing in Paesi extra UE).
Stiamo infine redigendo gli interventi in forma di "buoni" (art. 24 sexies);
b) si procederà alla riorganizzazione di Trentino Sviluppo, in ragione dell'incorporazione di Trentino Marketing, secondo le direttive che sono state recentemente impartite dalla Giunta provinciale. Il nuovo assetto prevederà la presenza di tre divisioni concentrate rispettivamente sui settori: turismo; attività produttive, filiere e distretti; innovazione e servizi alle imprese.
c) nel secondo trimestre del 2012 sarà concluso il riassetto proprietario che trasformerà il consorzio artigiano CEii Trentino in società "in house" della Provincia: potranno in tal modo assumere maggiore efficacia le azioni pubbliche promozionali a favore delle piccole imprese locali.
3. POLI TECNOLOGICI E FILIERE
Le imprese trentine devono rafforzarsi all'interno di filiere produttive e distretti, mettendo assieme capacità imprenditoriali e competenze presenti nel sistema trentino dell'alta formazione e della ricerca.
Quattro, in particolare, i progetti-chiave:
a) filiera del legno e ARCA: il mercato delle case in legno vale in Europa circa 8 miliardi di euro. La produzione italiana supera i 520 milioni di euro, un terzo dei quali riconducibili alle imprese del Trentino Alto Adige. Per dare ulteriore impulso al settore la Provincia si è impegnata ad aumentare dall'attuale 10% al 40%, entro i prossimi due anni, la quantità di edifici costruiti in legno nei settori scuola e social housing.
Lo stato dell'arte del progetto è il seguente:
- è stato validato dall'Università di Trento e da CNR-Ivalsa il Regolamento Tecnico degli edifici;
- sono state completate le procedure di certificazione ed individuati gli organismi di certificazione e di prova;
- si è partecipato ad importanti eventi fieristici;
- sono stati accreditati 32 partner fondatori trentini;
- sono in corso: una decina di richieste di certificazione di edifici in legno anche da fuori Provincia; il completamento del regolamento tecnico delle componenti ARCA; la formazione dei professionisti e dei tecnici aziendali; la definizione di un piano di promozione e sensibilizzazione.
Al fine di evitare confusione nel committente finale a fronte della compresenza di vari marchi e sistemi certificativi (LEED, Casaclima ecc.), è urgente adottare il protocollo ARCA quale sistema di certificazione "vincolato" degli edifici in legno realizzati dagli enti pubblici trentini, da coinvolgere in una capillare azione formativa e di sensibilizzazione;
b) polo della Meccatronica: il progetto industriale e tecnico-scientifico della Meccatronica di Rovereto, del quale è stato nominato recentemente coordinatore il presidente e Ceo di Dana Italia di Arco Rino Tarolli, ha un carattere assolutamente innovativo. L'obiettivo è coagulare attorno a questo polo una filiera di imprese di eccellenza, nel contesto di una piattaforma integrata che vedrà presenti anche la scuola e il mondo della ricerca.
La Giunta provinciale ha stanziato a tal fine 51,5 milioni per il polo scolastico, mentre Trentino Sviluppo ha bandito l'appalto per la costruzione dell'edificio produttivo per 21 milioni.
La capacità di attrarre esperienze di eccellenza è testimoniata dalla costituzione, lo scorso settembre, presso il polo di Rovereto, del Bonfiglioli Mechatronic Research, centro ricerche che a regime occuperà 25 giovani ricercatori, e che rappresenta la "testa di ponte" dell'insediamento in Trentino di Bonfiglioli Riduttori Spa, leader mondiale nel settore delle trasmissioni;
c) Manifattura Domani: il progetto sta trasformando la storica Manifattura Tabacchi di Rovereto in un centro di innovazione industriale nei settori dell'edilizia ecosostenibile, dell'energia. rinnovabile e delle tecnologie per l'ambiente. Nei nove ettari del sito, centri di ricerca, strutture di formazione e pubblica amministrazione saranno stimolati ad integrare le proprie attività per porsi come riferimento a livello nazionale ed europeo nel settore delle clean tech.
Una volta realizzate le parti comuni del progetto di ristrutturazione, la Giunta provinciale proseguirà secondo una "logica ad obiettivo", nel senso di sincronizzare le realizzazioni edilizie all'effettivo tasso di utilizzo da parte delle imprese;
d) distretto del porfido e delle pietre trentine: sarà data attuazione all'atto di indirizzo della Giunta provinciale del 26 agosto scorso, rivolto al Coordinamento del distretto che, sulla base delle linee strategiche individuate, elaborerà lo schema di Programma di sviluppo del distretto. Gli obiettivi riguardano la valorizzazione dei prodotti attraverso l'innovazione e l'adozione di opportune strategie di marketing, il miglioramento dell'efficienza produttiva, la promozione di forme di integrazione tra le imprese e l'apertura del mercato.
Nel solco di questi indirizzi, il Distretto ha promosso la "filiera del porfido di qualità", ovvero un sistema che individua regole comuni e obiettivi condivisi per rilanciare il prodotto.
4. L'ATTUAZIONE DELLA LEGGE SUL COMMERCIO
Il 13 maggio 2011 la Giunta provinciale ha affidato al Dipartimento Interateneo Territorio del Politecnico di Torino un incarico di consulenza scientifica sui fenomeni legati agli insediamenti commerciali.
L'ordinamento sia comunitario che nazionale impone di valutare questi ultimi esclusivamente per i profili di natura ambientale ed urbanistica. Sotto questo aspetto la legge provinciale n. 17 del 2010, ed in particolare l'articolo 10 che disciplina le condizioni per l'apertura delle grandi strutture di vendita, risulta conforme sia alle normative comunitarie che nazionali, avendone anzi anticipato i tempi in termini di proposte ed elementi di innovazione.
L'eliminazione di meccanismi di programmazione degli insediamenti commerciali fondati sul solo rispetto di soglie quantitative (sulla base di un presunto equilibrio tra domanda/offerta), dovrà perciò fondarsi su un progetto di costruzione di scenari territoriali integrati di sviluppo, a sostegno di nuove localizzazioni commerciali agganciate a specifici criteri qualitativi di riqualificazione territoriale e del paesaggio. Il focus del lavoro non è perciò il commercio in senso stretto, inteso nella sola declinazione tradizionale di "attività secondaria di servizio", ma riguarda i "territori del commercio".
Occorre dunque uno strumento conoscitivo per definire le nuove localizzazioni commerciali (con riferimento alle grandi strutture di vendita), all'interno dei quali il commercio integrato con altre funzioni locali diventa motore di processi di riqualificazione e sviluppo territoriale locale.
Questa analisi, orientata alla costruzione di scenari territoriali del commercio, intende quindi porsi come supporto conoscitivo per l'attuazione della nuova fase istituzionale di programmazione e governance, avviata dalla provincia di Trento. Tali scenari potranno supportare il confronto tra i diversi attori locali, per aggiornare il quadro della pianificazione territoriale delle Comunità di valle della provincia.
Entro il 30 maggio 2012 il DITER del Politecnico di Torino fornirà il lavoro commissionato completo di tutte le fasi di analisi. Successivamente la Giunta provinciale sarà chiamata a valutare la delicata problematica degli insediamenti commerciali, con particolare riferimento alle grandi strutture di vendita, ivi compresi i centri commerciali al dettaglio e ad approvare le condizioni e le modalità per il loro insediamento in un progetto strategico di pianificazione territoriale della provincia per il prossimo quinquennio.
L'AZIONE DI STIMOLO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
"In conclusione l'orientamento che abbiamo assunto nell'ambito della Giunta programmatica - ha sottolineato ancora l'assessore Olivi in margine all'incontro con gli organi di informazione di oggi - è quello di qualificare l'intervento a favore delle imprese sempre più come azione stimolatrice delle migliori energie private. La pubblica amministrazione ha a disposizione tre modi per conseguire i propri obiettivi: fare, imporre o incoraggiare. Sul dosaggio delle tre opzioni si dibatte da sempre. L'epoca del fare, così come quella dell'imporre, sono superate. Gli interventi pubblici devono sempre più trasformarsi in azioni di stimolo e accompagnamento delle imprese ad investire. Non si tratta dunque di archiviare la stagione degli incentivi quanto piuttosto di selezionare gli stessi, come la nostra riforma ha fatto, affinché svolgano un'azione sussidiaria nei confronti delle imprese, producendo una rigenerazione innovativa del contesto in cui le stesse operano."
Slides: contributi alle imprese
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