Mercoledì, 13 Giugno 2012 - 02:00 Comunicato 1758

OLIVI: LA POSIZIONE DELLA PROVINCIA SULLE APERTURE DEI NEGOZI

"Su un tema delicato ed importante quale è quello degli orari e delle connesse deroghe per le aperture domenicali e festive degli esercizi commerciali, serve in questo momento il massimo di unità e di capacità di scelte strategiche, per ribadire la specialità e l'identità del nostro territorio". Così Alessandro Olivi, assessore all'industria, artigianato e commercio della Provincia autonoma di Trento, all'indomani della scelta del Comune di Trento proprio rispetto alla aperture domenicali. "Ci sono cinque buone ragioni - commenta l'assessore Olivi - per ribadire la fondatezza delle nostre posizioni". Posizioni ribadite durante la conferenza stampa di oggi pomeriggio, nella sede di piazza Dante.-

"Da tempo - continua l'assessore - siamo impegnati in un monitoraggio di quel che avviene anche in altre regioni rispetto alla fondatezza delle scelte fatte dal governo nazionale a questo riguardo. Proprio domani a Roma è convocato il tavolo di coordinamento della Commissione attività produttive della Conferenza Stato Regioni della quale anche il Trentino è ovviamente parte. Si tratta di verificare quale percorso fare, insieme alle altre regioni, riguardo a quella che è una sostanziale invasione di campo da parte dello Stato".
In secondo luogo, ricorda ancora OIivi, "abbiamo aperto un tavolo comune con la vicina provincia di Bolzano e nei prossimi giorni ci saranno ulteriori incontri tecnici di coordinamento per arrivare ad una proposta uniforme di leggi e provvedimenti che tengano conto delle specificità dei nostri territori di montagna".
C'è di più, aggiunge l'assessore: "Abbiamo acquisito in questi giorni l'importante ed autorevole parere del professor Valerio Onida - che diffonderemo mercoledì 20 giugno, in occasione della convocazione delle parti sociali ed economiche e dei sindaci dei maggiori Comuni trentini - e che, comunque, ci sostiene nelle nostre ragioni e tranquillizza rispetto a paventati rischi risarcitori che qualcuno ipotizza. Proprio l'incontro della prossima settimana punta ad un codice di autoregolamentazione, da una parte per evitare inutili tensioni e squilibri economici e sociali e dall'altra per ribadire l'intenzione di non abdicare alla nostra specialità per il solo fatto che c'è una norma statale".
Di qui l'invito dell'assessore Olivi alle amministrazioni comunali, alle categorie economiche e sindacali "a non scegliere ognuna un percorso individuale ma a privilegiare, soprattutto in questo momento, una azione unitaria e convergente per valorizzare la nostra identità anche in campo economico".
"Per questo - conclude Olivi - preoccupa la scelta, se così si può definire, del Comune di Trento di ampliare al massimo i periodi di apertura, sulla scorta del processo di liberalizzazione nazionale, visto che non se ne ravvisa una diversa ragione. Preoccupa per il disallineamento che può apparire come una rinuncia a governare in modo autonomo la materia del commercio, rispetto ad un preferibile confronto con le scelte operate da altri importanti centri urbani del Trentino, nello spirito della riforma condivisa fino a questo punto da tutti gli attori del sistema commerciale locale".

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