Mercoledì, 12 Agosto 2015 - 02:00 Comunicato 2011

Il vicepresidente in visita a Castel Thun e al Giardino delle Rose di Ronzone
OLIVI: "IL PROGETTONE CREA LAVORO E RESTITUISCE BELLEZZA ALLE NOSTRE COMUNITÀ"

"Il Progettone è uno straordinario capitale dell'Autonomia, un valore aggiunto che ha una doppia valenza sociale, perché è capace di creare opportunità di lavoro e nel contempo di restituire servizi e "bellezza" alle nostre comunità". Questo in sintesi il messaggio lanciato dal vicepresidente della Provincia e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, in visita ieri pomeriggio a due cantieri del Progettone in Val di Non, dapprima a Castel Thun dove 15 custodi e 4 addetti alla manutenzione consentono la perfetta funzionalità del maniero, affollato da tanti turisti in questo periodo e poi a Ronzone dove li vicepresidente, accompagnato dal dirigente del Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale Innocenzo Coppola, ha visitato il "Giardino delle Rose", il roseto pubblico più alto d'Europa, un luogo di straordinaria bellezza che, come ha ricordato il sindaco del paese Stefano Endrizzi, non esisterebbe senza l'impegno e la bravura di una squadra di manutentori e di una signora addetta alla custodia, tutti ultra cinquantenni. Parole simili a quelle pronunciate poco prima a Castel Thun da Laura Dalprà, direttrice del Castello del Buonconsiglio Monumenti e collezioni provinciali, che ha detto chiaramente che i 5 castelli gestiti dall'ente non potrebbero aprire contemporaneamente senza i 90 lavoratori del Progettone. In totale sono 300 quelli che lavorano presso le istituzioni culturali trentine. "Quello che viene realizzato a Castel Thun ed a Ronzone ci rende orgogliosi – ha spiegato Olivi – e ci fa capire che il Progettone non è solo uno strumento di politica del lavoro, ma è anche una risorsa al servizio del Trentino e modello di un welfare inclusivo e generatore di servizi alla collettività". "Grazie ai lavori socialmente utili – ha detto ancora Olivi – le persone si possono sentire parte attiva della comunità in cui vivono e offrire un contributo di grande efficacia, al fianco delle pubbliche amministrazioni, a presidio dei beni comuni". A Ronzone Olivi ha incontrato anche una squadra di lavoratori che si occupano della sistemazione del Lago di Ruffrè ed alcuni addetti alla manutenzione delle piste ciclabili dell'alta Val di Non.-

Sono circa 1600 i lavoratori impegnati nel Progettone in Trentino per un investimento da parte della Provincia di oltre 49 milioni di euro all'anno. Uno strumento che, nelle sue articolazioni, si pone al servizio delle fasce più "deboli" del mondo del lavoro, disoccupati di lungo periodo, lavoratori anziani, ma ancora lontani dalla pensione o lavoratori con disabilità e che permette alle amministrazioni e agli enti che vi fanno ricorso di offrire una vasta gamma di servizi al territorio e alla persona, che vanno dalla manutenzione ambientale alla gestione di beni pubblici. "E' un attività di grande valore per le nostre comunità – ha detto Olivi nel corso della sua visita in Val di Non – e non certo un modo di parcheggiare le persone, che al contrario, grazie al Progettone si sentono parte integrante della comunità. L'impiego presso le istituzioni culturali, con 300 lavoratori occupati, rafforza la nostra consapevolezza dell'importanza del Progettone e della necessità di valorizzare ulteriormente un'esperienza unica in Italia. Siamo quindi impegnati, insieme ai sindacati e ai consorzi cooperativi - ha detto Olivi - in una sorta di ricognizione che ci consenta di rimodellare lo strumento, garantendone la sostenibilità anche in futuro, a fronte di una possibile ulteriore crescita dei soggetti in mobilità. Ci saranno regole di ingaggio più selettive, per garantire maggiore equità, con l'obiettivo di aumentare il numero di lavoratori coinvolti, mantenendo inalterate le risorse ad oggi assicurate.
A Ronzone, nel corso della visita di Olivi, è stato inoltre vagliato il progetto di ampliamento del "Giardino delle Rose" che prevede anche la costruzione di un centro servizi. I lavori partiranno nel 2016 con l'intento - ha detto il sindaco Stefano Endrizzi - di far conoscere il giardino, con le sue 10.000 piante e le sue 500 varietà di rose, a tutto il Trentino. "Si tratta di un patrimonio straordinario che non conoscevo - ha detto Olivi - che ci fa capire quanta bellezza possano creare le mani di questi lavoratori che si occupano di cose importanti per tutti noi. Spero - ha concluso il vicepresidente - che in Trentino cresca la consapevolezza di cosa sia e cosa rappresenti il Progettone".
(fm)
Video e foto a cura dell'Ufficio Stampa -



Immagini