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Ad aprire la serata i saluti del sindaco di Pergine Oss Emer e del presidente della Comunità Alta Valsugana Pierino Caresia. Quindi, ad una platea composta di amministratori locali, imprenditori e rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali, lavoratori, il vicepresidente Olivi, assieme al dirigente generale Claudio Moser, ha illustrato il percorso fatto dalla sottoscrizione del Patto con le forze economiche e sociali, ad inizio legislatura, fino alla Manovra finanziaria 2016 che, "pur se in un quadro generale di contrazione delle risorse, non arretra di un passo sul fronte del sostegno delle imprese e del lavoro".
Si è parlato di prelievo fiscale ("in Trentino fra i più bassi in Italia"), di sostegno al credito, di nuova imprenditorialità, ma anche di formazione, ricerca, giovani, Trentino Sviluppo, ammortizzatori sociali, Progettone, con molti interventi anche da parte del pubblico..
Venendo alla Valsugana, i dati illustrati sono nel complesso incoraggianti. Il numero delle imprese si è mantenuto pressoché stabile, nonostante i "colpi" della crisi. A Pergine sono oggi 1583, erano 1586 nel 2007; in tutta l'Alta Valsugana il loro numero si attesta attorno alle 4.000 unità, per complessivi circa 13.000 addetti.
A tenere è stato soprattutto il manifatturiero. Nei primi 9 mesi del 2015 la domanda di lavoro è stata positiva, con una crescita del 2,8% rispetto all'anno precedente. La maggior parte delle nuove assunzioni interessa il settore industriale, meno il terziario. Il saldo fra cessazioni di lavoro e assunzioni, nel 2015, è positivo ( + 12000 circa).
Quali le principali richieste emerse in sala? Una burocrazia ancora più efficiente snella di quella attuale - anche se, come sottolineato da Olivi, "molte sfide sono state vinte, si pensi alla velocità con cui abbiamo insediato la Vetri Speciali spa nel compendio ex-Whirlpool" - ma anche il mantenimento di un efficace sistema di protezione sociale nei confronti dei lavoratori che perdono il lavoro. "I numeri del Progettone, dall'inizio della crisi, sono raddoppiati, e così la spesa sostenuta dalla Provincia - ha detto a questo proposito Olivi - ed è chiaro che non può andare avanti così all'infinito. Per questo puntiamo a favorire il reingresso dei lavoratori che ancora hanno delle chances di assunzione nel mercato del lavoro, anche al seguito di un periodo di riqualificazione. Ma nel complesso le nostre misure in favore del lavoro, compresa la rete di centri per l'impiego, e l'insieme dei nostri ammortizzatori sociali, reso possibile anche dalle deleghe che abbiamo conseguito in materia dallo Stato, è uno dei più avanzati del Paese e continua a rappresentare un modello".
Immagini e intervista a vicepresidente Olivi a cura dell'ufficio stampa