Dopo l'accordo quadro siglato oggi presso Confindustria Trento fra i vertici della Marangoni spa e i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, bisogna lavorare a nuove ipotesi progettuali in tema di contrattazione. Ne è convinto il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico della Provincia autonoma Alessandro Olivi, che annuncia la volontà della Giunta provinciale di dar vita ad una struttura permanente, una sorta di centro di competenza sul tema delle relazioni industriali e della partecipazione dei lavoratori alle decisioni strategiche dell'azienda.
"Prediamo atto dell'accordo siglato dopo mesi di complesse trattative fra azienda e lavoratori - spiega Olivi - . Avevo ricevuto i lavoratori della Marangoni il giorno in cui hanno dato avvio alla mobilitazione, garantendo che la Provincia autonoma avrebbe accompagnato il percorso del confronto con un proprio staff di competenze e chiarendo che la competitività del sito aziendale e la produttività del lavoro non potevano ottenersi unicamente intaccando il valore della retribuzione ma agendo su organizzazione del lavoro e investimenti. Ora i lavoratori hanno fatto un sacrificio e l'azienda si è impegnata a realizzare un nuovo programma di investimenti. L'aspetto positivo è che nell'accordo finalmente si inizia a condividere un modello di relazioni interne ispirato al confronto e alla partecipazione dei lavoratori. Relativamente a questo aspetto, la Provincia vuole costituire una struttura che sia permanentemente operativa per accompagnare altre vertenze come quella dell'azienda roveretana, con spirito costruttivo e nel rispetto dell'autonomia delle parti. La concertazione consente di superare molte difficoltà e di evitare o quantomeno attenuare i conflitti sociali che ne possono derivare: in Trentino lo sappiamo e su questo terreno possiamo fare un ulteriore passo in avanti, confermando quel ruolo di laboratorio che spesso il nostro territorio ha assunto". -
Dopo l'accordo Marangoni siglato oggi al termine di una lunga trattativa
OLIVI: CREIAMO UN CENTRO DI COMPETENZA SULLE RELAZIONI INDUSTRIALI
Dopo l'accordo quadro siglato oggi presso Confindustria Trento fra i vertici della Marangoni spa e i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, bisogna lavorare a nuove ipotesi progettuali in tema di contrattazione. Ne è convinto il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico della Provincia autonoma Alessandro Olivi, che annuncia la volontà della Giunta provinciale di dar vita ad una struttura permanente, una sorta di centro di competenza sul tema delle relazioni industriali e della partecipazione dei lavoratori alle decisioni strategiche dell'azienda.
"Prediamo atto dell'accordo siglato dopo mesi di complesse trattative fra azienda e lavoratori - spiega Olivi - . Avevo ricevuto i lavoratori della Marangoni il giorno in cui hanno dato avvio alla mobilitazione, garantendo che la Provincia autonoma avrebbe accompagnato il percorso del confronto con un proprio staff di competenze e chiarendo che la competitività del sito aziendale e la produttività del lavoro non potevano ottenersi unicamente intaccando il valore della retribuzione ma agendo su organizzazione del lavoro e investimenti. Ora i lavoratori hanno fatto un sacrificio e l'azienda si è impegnata a realizzare un nuovo programma di investimenti. L'aspetto positivo è che nell'accordo finalmente si inizia a condividere un modello di relazioni interne ispirato al confronto e alla partecipazione dei lavoratori. Relativamente a questo aspetto, la Provincia vuole costituire una struttura che sia permanentemente operativa per accompagnare altre vertenze come quella dell'azienda roveretana, con spirito costruttivo e nel rispetto dell'autonomia delle parti. La concertazione consente di superare molte difficoltà e di evitare o quantomeno attenuare i conflitti sociali che ne possono derivare: in Trentino lo sappiamo e su questo terreno possiamo fare un ulteriore passo in avanti, confermando quel ruolo di laboratorio che spesso il nostro territorio ha assunto".-
"Prediamo atto dell'accordo siglato dopo mesi di complesse trattative fra azienda e lavoratori - spiega Olivi - . Avevo ricevuto i lavoratori della Marangoni il giorno in cui hanno dato avvio alla mobilitazione, garantendo che la Provincia autonoma avrebbe accompagnato il percorso del confronto con un proprio staff di competenze e chiarendo che la competitività del sito aziendale e la produttività del lavoro non potevano ottenersi unicamente intaccando il valore della retribuzione ma agendo su organizzazione del lavoro e investimenti. Ora i lavoratori hanno fatto un sacrificio e l'azienda si è impegnata a realizzare un nuovo programma di investimenti. L'aspetto positivo è che nell'accordo finalmente si inizia a condividere un modello di relazioni interne ispirato al confronto e alla partecipazione dei lavoratori. Relativamente a questo aspetto, la Provincia vuole costituire una struttura che sia permanentemente operativa per accompagnare altre vertenze come quella dell'azienda roveretana, con spirito costruttivo e nel rispetto dell'autonomia delle parti. La concertazione consente di superare molte difficoltà e di evitare o quantomeno attenuare i conflitti sociali che ne possono derivare: in Trentino lo sappiamo e su questo terreno possiamo fare un ulteriore passo in avanti, confermando quel ruolo di laboratorio che spesso il nostro territorio ha assunto".-