
Oggi la startup occupa un ufficio di 58 metri quadrati dentro il nuovo edificio produttivo del Polo Meccatronica di via Zeni a Rovereto, dà lavoro a due persone - un responsabile commerciale ed uno sviluppatore - e nel prossimo triennio prevede una sensibile crescita del fatturato che diventerà importante già a partire dal 2015.
Forte dell'esperienza maturata dalla casa madre ravennate, da anni attiva nel mercato della consulenza specializzata nella creazione di strumenti multimediali, OC Lab presterà particolare attenzione al training tecnico di settori avanzati.
"Per lungo tempo – continua del Mastro - ci siamo occupati della realizzazione dei contenuti, registrando i maggiori successi proprio nel settore tecnico, del macchinario. Ci siamo accorti tuttavia che le possibilità offerte dalle piattaforme e-learning tradizionali non erano in grado di rispondere in maniera efficace ai problemi posti dalla realtà considerata e alle esigenze dei nostri clienti. Parliamo di aziende che esportano in tutto il mondo, e che in momenti diversi devono spiegare che cosa fanno e come si usa. Questa considerazione ci ha spinto a confezionare strumenti tecnologici e informatici nuovi, adeguati all'informazione e al messaggio trasferito, anche alla luce del proliferare di prodotti come tablet, smartphone e wearables".
Di qui l'avvio di una sperimentazione che oggi si affaccia sul mercato con tre linee di prodotto: in primo luogo sistemi di visualizzazione di contenuti su dispositivi portatili touch. "Qualsiasi azienda, soprattutto se caratterizzata da una produzione particolarmente complessa – spiega del Mastro - deve potere trasmettere nel modo più chiaro, rapido ed economico le indicazioni legate all'impiego di un dispositivo, al montaggio di un componente, alla riparazione di un guasto. Il nostro prodotto va in questa direzione".
In buona sostanza, la startup trasferisce le istruzioni di un manuale d'uso – centinaia di dati in continuo aggiornamento – su una piattaforma tutorial di facile gestione e di immediata e semplice fruizione.
In secondo luogo, la startup genera applicazioni per il controllo remoto di sistemi vidiwall per fiere e congressi: applicazione che offre la possibilità di virtualizzare la presentazione dei prodotti di grande formato; l'azienda può così essere rappresentata ovunque, in qualsiasi occasione, evitando i costi di trasporto dei macchinari produttivi. Il beneficio non è solo economico: l'appeal di uno stand hi-tech trasferisce al pubblico dell'evento il senso concreto della leadership del soggetto che lo promuove.
Da ultimo OC Lab si occupa dell'avvenire della comunicazione: la realtà aumentata. La startup realizza anche dispositivi wearables, come smart glasses e smart watch, a basso costo: "La nostra intenzione – chiarisce ancora del Mastro – è di consentire ai tecnici e a qualsiasi utilizzatore di prodotti e servizi complessi la possibilità di accedere a informazioni e contenuti senza il bisogno di tenere in mano alcun dispositivo. Visualizzando le istruzioni necessarie direttamente davanti ai propri occhi, l'operatore è in grado di intervenire in modo più rapido e più corretto".
Verosimilmente, per le loro caratteristiche, gli strumenti messi a punto da OC Lab potrebbero andare a soddisfare le esigenze dei settori più disparati: dalla moda all'enogastronomia, dal marketing turistico alla cosmesi. Tuttavia, anche in ragione del valore aggiunto garantito dalle competenze tecniche degli amministratori, la scelta è andata a cadere sulle aziende produttrici, anche multinazionali, di dispositivi meccatronici ad alto valore aggiunto.
Quanto al prossimo futuro, l'appuntamento è tra poche settimane: OC Lab partecipa all'organizzazione, dal 30 settembre al 1 ottobre all'Eurac di Bolzano, della conferenza internazionale di uno dei maggiori software open source per la gestione di piattaforme e-learning: "La sensibilità del mondo di lingua tedesca per questo tipo di tecnologie – spiega del Mastro - è già matura. In Italia non lo è ancora, ma crediamo di potere invertire la rotta". (s.b.) -