“Grazie a questo sistema di tariffe e pagamento dell’abbonamento annuale - ha chiarito l’assessore provinciale alle infrastrutture e all’ambiente Mauro Gilmozzi - raggiungiamo un duplice obiettivo: aumentare da un lato il numero degli studenti universitari abbonati al trasporto pubblico sino, auspicabilmente, alla totalità degli studenti universitari (oggi sono 8000 gli abbonati, e puntiamo ad averne 17.000); dall'altro garantire tutto questo senza incremento di costi per la Provincia e le società di trasporto, considerato che l'Università si fa carico di garantire con proprie risorse l'entrata complessiva che gli iscritti al trasporto precedentemente pagavano".
Il nuovo sistema di tariffe rappresenta un notevole risparmio per gli studenti e una scelta strategica per l'Università che in questo modo sposa la mobilità pubblica come modalità prioritaria di spostamenti degli studenti. Per lo studente è tutto più semplice: una volta effettuata l’iscrizione e il pagamento delle ordinarie tasse, accederanno alla possibilità di ottenere un abbonamento annuale al costo di soli 50 euro.
"Sparisce dunque la distinzione, e diversità di costo, tra realtà urbana e periferia - ha proseguito l'assessore - tutti gli abbonati avranno la libera circolazione su tutti i mezzi e per l'intero territorio".
"Altra importante novità - ha rimarcato Gilmozzi- è quella tecnologica: gli studenti che lo vorranno potranno caricare l'abbonamento, anziché attraverso la tradizionale smart card, su smartphone, attraverso l'applicazione Open Move, riducendo notevolmente i tempi e i costi di rilascio della smart card, che ammontano a 4 euro”.
«L’Università di Trento - ha spiegato Paolo Zanei, responsabile della Direzione Didattica e Servizi agli Studenti dell’Ateneo – ha colto l’occasione del passaggio di indicatore da Icef a Isee per rivedere il sistema di contribuzione studentesca nel suo insieme e per attivare nuovi servizi. La libera circolazione su gomma e rotaia è un’iniziativa nata in questo contesto, su proposta della comunità studentesca e definita insieme a essa.
Iscritti e iscritte a UniTrento potranno confermare di aderire a questo servizio per i loro tragitti su gomma e rotaia versando, appunto, un contributo di 50 euro l’anno. Equiparando il territorio provinciale a quello di una vasta area metropolitana, come è il caso di sedi universitarie collocate nelle grandi città, gli studenti utilizzeranno il servizio universitario di libera circolazione per spostarsi all’interno di tutta l’area nella quale l’Università ha le proprie strutture (da Rovereto a San Michele) e in cui organizza gli eventi per promuovere le attività extra accademiche.
Guarda la videointervista all'assessore Gilmozzi: