Olivi. "Un risultato straordinario. Ora incentiviamo le imprese più innovative"
Nuova imprenditorialità: quasi 700 iniziative. Al via la fase due
Risultato straordinario per il progetto della Nuova imprenditorialità: ad un anno dall’avvio sono state presentate, ad oggi, quasi 700 domande di contributo, per la precisione 224 nel 2015, e 472 nel 2016, per un piano di investimenti aziendali di oltre 55 milioni di euro.
Quelle 2015 sono già state tutte evase: i contributi erogati ammontano a 7 milioni di euro.
Per quelle del 2016, nel disegno di legge di assestamento appena approvato sono stati previsti 13,4 milioni di euro, a cui si aggiungono 3 milioni di euro di risorse Fesr dell’Unione europea.
Forte di questo successo, la Giunta provinciale, su proposta del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro Alessandro Olivi, ha deciso di passare alla fase due che consisterà nel completare l'istruttoria di tutte le domande presentate e contestualmente di predisporre un nuovo modello a bando per poter utilizzare i fondi europei.
La proposta dovrà essere presentata entro il 30 settembre prossimo, e dovrà essere "costruita" sulla base dei criteri di priorità e selettività indicati dalla Giunta stessa.
“Gli obiettivi che ci eravamo posti - sottolinea Olivi - di rinnovare e rivitalizzare il nostro tessuto imprenditoriale, sono stati abbondantemente raggiunti, anzi sono andati oltre le più ottimistiche previsioni. 700 nuove iniziative sono un numero enorme e potranno generare un effetto moltiplicatore sia sul'occupazione sia sul pil provinciale. Ora è necessario consolidare questo risultato, affinando ulteriormente il progetto. Il fine è quello di continuare a stimolare la nascita di nuove imprese aumentando però nel contempo la qualità dei progetti, fissando nuove priorità per le iniziative più innovative nei settori strategici scelti nel range, come meccatronica, agrifood, turismo ed energia".
Con la delibera di oggi la Giunta ha deciso quindi di incaricare le strutture amministrative competenti di predisporre una proposta riguardante l'accesso alle risorse provinciali e alle risorse derivanti dal Fesr, che consenta di selezionare le iniziative migliori. Non verrà modificato l’aspetto dello strumento che gli aspiranti nuovi imprenditori hanno dimostrato di apprezzare, ossia il meccanismo che consente di erogare ad esse in anticipo le risorse necessarie, attraverso un conto corrente dedicato dal quale l’impresa può effettuare tutti i pagamenti rientranti nelle spese ammesse a contributo.
L’indicazione della Giunta è piuttosto quella di intervenire per valorizzare in maniera più "forte" le iniziative che si inseriscono nelle smart specialization e che abbiamo comunque per protagonisti giovani, donne e disoccupati.
L'obiettivo di stimolare la nascita di nuove imprese, insomma, è stato raggiunto, segno che lo strumento messo a punto dalla Provincia ha funzionato. Si tratta ora di focalizzare maggiormente l'azione pubblica per produrre risultati di ancora maggiore impatto sul tessuto economico locale. Ricordiamo che i contributi provinciali possono coprire i costi di avvio dell'impresa e in certi casi le consulenze per lo sviluppo aziendale. Il tutto attraverso la presentazione di una domanda unica a Trentino Sviluppo, e con un meccanismo di finanziamento più veloce e "snello". (mp)
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