L’amministrazione intende stabilizzare prima possibile, quelle posizioni, tra quelle sopra indicate, che risultino già in possesso dei requisiti di legge, al fine di poter garantire continuità operativa alle diverse strutture così evitando l’interruzione di rapporti lavorativi per i quali già sussistono le condizioni per la conferma in ruolo.
Al fine di espletare la stabilizzazione si emanerà preliminarmente un avviso pubblico per la raccolta delle manifestazioni d’interesse da parte dei soggetti in possesso dei requisiti.
La stabilizzazione dei dipendenti a tempo determinato viene rimessa in campo dopo quelle attivate precedentemente e che si sono concluse all’inizio di quest’anno.
“In linea con la volontà di dare risposte sempre più efficienti ai cittadini – spiega il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti – intendiamo rafforzare la macchina pubblica, dando maggiori certezze ai lavoratori che già hanno acquisito le competenze in questo senso, e rafforzando così lo spirito di squadra dentro l’amministrazione provinciale. La stabilizzazione intende perseguire la strada, già avviata, di migliorare la capacità di offrire servizi al passo coi tempi alla società trentina”.
Premessa giuridica per il nuovo round di stabilizzazioni sono le modifiche introdotte dalla legge provinciale 7 del 17 maggio 2021 che ha previsto misure volte a superare il precariato e requisiti per accedere alle procedure di stabilizzazione dirette, ovvero attivabili senza bisogno di avviare procedure selettive. La legge ha modificato anche il periodo entro cui maturare i tre anni per poter partecipare alla stabilizzazione (come detto sopra tra 1° gennaio del 2014 e 31 dicembre del 2021). La delibera approvata oggi non fa altro che definire quindi i criteri per applicare le modifiche di legge e avviare una nuova fase di stabilizzazioni.