Il film aderisce al Protocollo T Green Film per le buone pratiche di sostenibilità ambientale della Provincia di Trento. In particolare, durante le riprese del film sono state adottate alcune misure per la sostenibilità ambientale del progetto come ottimizzazione dei trasporti, mezzi Euro 5 o ibridi, luci a fluorescenza o led, acqua potabile con borracce personale per membri della troupe e stoviglie stoviglie compostabili, raccolta differenziata, acquisto di legname certificato, riutilizzo di materiali di scena.
Sinossi: Adriano Doria (Riccardo Scamarcio), un giovane imprenditore di successo, si risveglia in una camera d'albergo chiusa dall'interno accanto al corpo senza vita della sua amante, l’affascinante fotografa Laura (Miriam Leone). Viene accusato di omicidio ma si dichiara innocente. Per difendersi, incarica la penalista Virginia Ferrara (Maria Paiato), famosa per non aver mai perso una causa. L'emergere di un testimone chiave e l'imminente interrogatorio che potrebbe condannarlo definitivamente, costringe Adriano e l'avvocato Ferrara a preparare in sole tre ore la strategia della sua difesa e a cercare la prova della sua innocenza. Spalle al muro, Adriano sarà costretto a raccontare tutta la verità.
Stefano Mordini: “'I dettagli, signor Doria, sono i dettagli a fare la differenza', questo è quello che ripete spesso uno dei personaggi principali del film. Ogni volta che Maria Paiato in scena (che interpreta l’avv. Virginia Ferrara) lo diceva a Riccardo Scamarcio (nella parte di Adriano Doria), pensavo che lo stesse dicendo a me. Mi rapiva quell'invito al controllo del dettaglio e l'ho seguito il più possibile durante la messa scena di questo thriller, dove la verità è nascosta da un’altra verità che si protegge dietro un’ultima e apparentemente definitiva verità. Sono le conseguenze di un racconto che segue un filo rosso che più si dipana e più si ingarbuglia. Solo con il gomitolo in mano si può capire quale sia il colore del tessuto che tesse la trama”.
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