
Natura e Cultura come due facce della stessa medaglia, dunque nel convengo apertosi oggi a Trento con l’intervento del vicepresidente Tonina e del dirigente generale Fabio Scalet, che ha illustrato nel dettaglio il programma. Nella consapevolezza che l’attività umana, ovvero l’insieme di esperienze, saperi, buone pratiche svolte dall’uomo può aggiungere valore all’ambiente. E’ il caso dei muretti a secco, recente “scoperta” dell’Unesco, ed è il caso del monte Baldo, grande “schiena” delle prealpi, per il 58% in territorio Veneto e per il 42% in Trentino. Detto Hortus Europae (“Giardino d’Europa”) per la sua ricchezza floristica, di ambienti e di specie, il Baldo rappresenta un ecosistema che è rimasto isolato durante le glaciazioni quaternarie consentendo fenomeni di speciazione unici. Per questo motivo molte entità botaniche risultano endemiche e classificate con il nome baldense–baldensis. Nel suo orto botanico sono raccolte circa 500 specie, di cui la maggior parte esclusivamente locali e scoperte dai botanici nei secoli scorsi proprio su questa montagna. Oggetto dunque di attenzione fin dal 500 da parte di studiosi, all’epoca soprattutto speziali e farmacisti, il Baldo nei secoli è cambiato conservando però la sua identità ed integrità. Alla sua candidatura “mista” sono dedicati i lavori del pomeriggio di oggi, mentre domani si parlerà delle attività scientifiche svoltesi sulle sue pendici nel corso dei secoli.
I lavori di stamani hanno visto al tavolo dei relatori anche Enrico Vicenti, segretario generale della Commissione italiana per l’Unesco, il noto meteorologo Luca Mercalli, Marco Armiero del Kth di Stoccolma, Roberto Cerrato, direttore dell’Associazione per il patrimonio del paesaggio vitivinicolo di Langhe-Roero e Monferrato e Serenella Iovino, docente di letteratura comparata all’università di Torino. L’evento è progettato e organizzato dalla Provincia autonoma di Trento tramite l’Area Unesco di tsm-Trentino School of Management e in partnership con la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, la Fondazione Museo Civico di Rovereto e la Regione del Veneto. Il convegno ha inoltre il patrocinio del MIBAC - Ministero per i Beni e Attività Culturali, dell’Iccrom - International Centre for the Study of the Preservation and Restoration of Cultural Property, della Federazione dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali del Trentino-Alto Adige e dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia autonoma di Trento.
La partecipazione al Convegno è gratuita con iscrizione sul sito www.tsm.tn.it fino ad esaurimento posti.
Immagini a cura dell'ufficio stampa