Il Centro Dama sarà il riferimento per le persone maggiorenni con bisogni sanitari complessi. L’accesso avverrà con prescrizione del medico curante (medico di medicina generale o medico di struttura residenziale o specialista). Per attivare il servizio i familiari o i caregiver potranno contattare il numero verde 800 199 773, attivo il martedì e il giovedì, dalle ore 10 alle 12, a cui risponderà un gruppo di volontari Anffas con esperienza sanitaria e appositamente formati. Il Centro Dama valutata la complessità della richiesta, prenoterà la prestazione su una specifica agenda o organizzerà, in regime di ricovero diurno e in maniera coordinata, le consulenze specialistiche e gli accertamenti diagnostici.
In apertura dell’incontro il direttore generale dell’Apss, Paolo Bordon, ha sottolineato: «Con questo progetto di accoglienza e accompagnamento abbiamo realizzato, in collaborazione con Anffas Trentino, una nuova modalità organizzativa che migliora l’accessibilità delle persone con disabilità intellettive o gravi deficit comunicativi ai servizi sanitari attraverso una presa in carico globale volta a ridurre la parcellizzazione delle prestazioni sanitarie. Con Dama abbiamo voluto dare risposte concrete alle persone con bisogni speciali modificando la nostra organizzazione per migliorare il sevizio al cittadino e garantire al contempo la sostenibilità del sistema. Voglio ringraziare l’associazione Anffas – ha concluso Bordon – che si è rilevata fondamentale per la conoscenza del problema e per il supporto operativo sia in fase di stesura del progetto sia nella realizzazione del percorso in collaborazione con i nostri professionisti».
Michela Monterosso del Servizio governance clinica dell’Apss ha illustrato nel dettaglio il progetto: «In Trentino, si stima che le persone con disabilità intellettiva siano circa 1.500 ed è per rispondere alle esigenze di queste persone che è stata individuata all’interno dell’ospedale di Trento, e in particolare nel day hospital dell’Unità operativa di reumatologia, un’équipe multidisciplinare dedicata che, in forte sinergia con l’associazione Anffas, si prenderà carico della persona disabile, progettando il percorso ospedaliero più idoneo e adattandolo alla situazione medica e relazionale di ogni singola persona. Nel caso di accesso al pronto soccorso della persona con disabilità intellettive, comunicative o con autismo sono già previsti il «codice argento» dedicato alle persone con fragilità e la possibilità di avere vicino un familiare, un caregiver o un volontario all’interno della struttura».
«Il progetto Dama - ha dichiarato il presidente di Anffas Luciano Enderle – nasce da un bisogno reale delle famiglie di avere un accesso agli esami e alle visite specialistiche più agevole e meno faticoso perché non sempre l’organizzazione tradizionale è idonea per le persone con gravi deficit intellettivi e comunicativi. Mutuando l’esperienza da altre realtà italiane – ha proseguito Enderle – siamo riusciti, grazie alla collaborazione con Apss, a portare anche in Trentino un progetto come Dama che mette davvero al centro la persona fragile. Voglio ringraziare, tra gli altri, anche i volontari che risponderanno al numero verde gestito Anffas. Fin da subito partiremo con l’attività informativa per le famiglie, invitandole a utilizzare il servizio in maniera corretta per non sovraccaricarlo».
L’assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia Stefania Segnana, nel concludere la presentazione ha dichiarato: «Dama è un progetto davvero importante, la cui realizzazione dimostra la sensibilità e l’attenzione che il Sistema sanitario provinciale ha verso i cittadini più fragili».
«Quando i diversi attori del sistema mettono a fattor comune le loro esperienze e conoscenze – ha proseguito – si riescono a dare risposte concrete alle persone fragili come quelle con disabilità intellettiva o deficit comunicativi. Da oggi queste persone potranno accedere alle prestazioni sanitarie in maniera più agevole. Siamo orgogliosi – ha concluso l’assessore – di aver portato anche nel nostro territorio un’esperienza così innovativa».
Intervista ad assessore Stefania Segnana
Intervista a Paolo Bordon
Intervista a Luciano Enderle