Il presidente della Provincia autonoma di Trento e il direttore generale – che coordinano questa attività – ritengono infatti importante operare non solo per migliorare l'efficienza delle strutture pubbliche e per ridurne i costi di funzionamento ma anche per garantire la correttezza nella gestione delle procedure relative al pubblico denaro.
In Trentino sono stati rari gli esempi di comportamenti infedeli da parte di pubblici funzionari, ma nessuno può escludere che simili casi rari possano ripetersi. Per questo occorre operare allo scopo di introdurre principi organizzativi e procedure di sempre maggiore garanzia.
In particolare, nell'incontro di lavoro svoltosi in questi giorni, sono emerse alcune prime indicazioni operative quali: l'accorpamento, sotto la responsabilità di soggetti qualificati anche "terzi" delle procedure contabili ed amministrative comuni a vari enti, società o strutture; la fissazione di procedure vincolate di controllo di gestione; l'introduzione di un principio di rotazione per le funzioni più esposte sotto il profilo della gestione contabile; la predisposizione di interventi di monitoraggio e di attività ispettive, in collaborazione – ove esistenti – con i collegi dei revisori. Anche attraverso queste misure sarà possibile affinare gli strumenti di controllo, anche a garanzia degli stessi operatori.
Queste indicazioni faranno parte dei piani operativi connessi con il progetto generale di miglioramento dell'Amministrazione e saranno approvate dalla Giunta provinciale entro il termine previsto dalla legge del prossimo ottobre.
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