
L'individuazione e il riconoscimento di tali specificità territoriali è una possibilità offerta alle Regioni e Province autonome, da due decreti del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in attuazione del Regolamento comunitario relativo ai criteri che gli agricoltori devono soddisfare perchè sia rispettato l'obbligo di mantenere una superficie agricola in uno stato idoneo al pascolo o alla coltivazione e quindi atta a percepire il sostegno.
Accanto all'aumentata dotazione di risorse destinate al Trentino ed all'inclusione tra i beneficiari dell'aiuto anche delle società di alpeggio - che in Trentino gestiscono circa 20 mila ettari di pascolo - il provvedimento varato dal governo provinciale porta con sé anche un'altra importante novità: la rideterminazione dal 30 al 50 %, ai fini della quantificazione del premio, della percentuale di "tara" applicata alle superfici a pascolo, vale a dire di quella quota parte di superficie su cui quantificare l'ammontare dell'aiuto calcolata al netto degli spazi occupati da rocce e zone d'ombra. Si risolve così l'annoso problema delle contestazioni originate dalla non puntuale rilevazione delle superfici a pascolo tramite telerilevazione.
Ma quali sono i pascoli considerati "tradizionali", cioè condotti in conformità alle consuetudini e usi locali? Tutte le superfici a pascolo situate sopra i 600 metri di altitudine classificate come "pascolo senza tare", "pascolo con tara 20%" e "pascolo con tara 50%, nonchè le superfici a pascolo magro con tara superiore al 50% limitatamente ai pascoli posti al di sopra dei 1200 metri.
"Novità queste - spiega l'assessore Dallapiccola - che si accompagnano al bando tipo per l'assegnazione delle malghe che abbiamo condiviso con il Consorzio dei Comuni e che si tradurranno in condizioni più favorevoli per i nostri allevatori. Per le malghe, infatti, accanto al criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa saranno richiesti anche requisiti di qualità, quali la disponibilità a lavorare il pascolo, l'esperienza vantata nella lavorazione dei formaggi tradizionali locali e la monticazione di bestiame autoctono". (c.z.)
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