![](/var/002/storage/images/media/immagini-comunicati-stampa/27951446858000-convegno_notai_7.jpg-image/524298-1-ita-IT/27951446858000-CONVEGNO_NOTAI_7.jpg_imagefullwide.jpg)
"Il tema del Tavolare è rilevante per il nostro territorio - ha esordito Daldoss - perchè è quel luogo dove i cittadini trovano certezze sul diritto del rispetto della loro proprietà fondiaria. In un mondo dove tutto sembra essere più incerto rispetto ad un tempo, la garanzia offerta dal Tavolare non è poca cosa. Il contesto generale è di continuo cambiamento ed innovazione. Gli uffici del Tavolare ogni giorno compiono un grande sforzo per essere costantemente in linea con quello che sono le novità e anche le opportunità, offerte ad esempio dall'informatica. In questo contesto è importante - ha concluso Daldoss - capire le varie fasi di trasformazione e gestirle da protagonisti. Il disegno di legge che è in discussione in sede nazionale spesso dimentica le specialità che ci vengono garantite dalla nostra autonomia. Bisogna stare sempre in guardia e fare lo sforzo di ricordare al legislatore le nostre peculiarità".
In Italia coesistono attualmente due sistemi di pubblicità immobiliare: da una parte la trascrizione nelle vecchie province, improntata alla Legge Francese del 23 marzo 1855 dall'altra il sistema tavolare o Libro fondiario, in vigore nelle nuove province di Trento, Bolzano, Trieste, Gorizia ed in alcuni comuni delle province di Udine, Brescia, Belluno e Vicenza. Il sistema tavolare della pubblicità immobiliare è unico, ma importante, istituto derivato dalla legislazione austro-ungarica rimasto in vigore nelle province sopra accennate. "L'esistenza del sistema Tavolare del Trentino Alto Adige dovuto a ragioni storiche - ha affermato il Giudice della Corte Costituzionale Daria De Pretis - che convive con il sistema nazionale, è una grande sfida per chi si occupa di Diritto perchè richiama continuamente ad uno sforzo che richiede grande finezza, sollecitudine e grande capacità per rendere possibile questa convivenza. È uno sforzo al quale sono chiamati per primi i Notai, i Giudici Tavolari e i Conservatori Tavolari che sono un po' i "sacerdoti" di questo sistema".
Uno dei tanti temi affrontati a Riva del Garda ha riguardato la questione del Certificato Successorio Europeo entrato in vigore da pochi mesi. Una novità che promette successioni senza confini e maggiori certezze in tutti gli Stati UE. Nato con l'intento di omogeneizzare le regole della successione internazionale, data la diversità di norme che regolano la competenza, le leggi applicabili e la molteplicità delle autorità coinvolte, il Certificato Successorio Europeo consente a eredi, legatari, esecutori testamentari o amministratori dell'eredità di far valere all'estero, in altro Stato Comunitario, la loro qualità e i relativi diritti, ovvero i poteri e le facoltà, in una vicenda successoria che coinvolge un Paese diverso da quello la cui legge disciplina la successione. "L'Unione Europea - ha spiegato Vito Guglielmi, Presidente del Comitato Triveneto dei Notai - conta attualmente 16 milioni di coppie di diversa nazionalità; ogni anno in Europa si aprono 450 mila successioni che presentano una dimensione internazionale per un valore complessivo superiore ai 123 miliardi di Euro. Numeri significativi che possono determinare nuove opportunità di lavoro, di occupazione e di guadagno". -