Dellai nel suo breve intervento - preceduto dal saluto del capo del Corpo forestale trentino Romano Masè - ha evidenziato due aspetti che danno valore all'attività dei Corpi forestali: il primo è relativo all'attività volta a tutelare i "beni comuni" rappresentati dal contesto territoriale e ambientale in cui essi operano, beni che si identificano non solo nel patrimonio ambientale e territoriale in sé ma che attengono anche alle tradizioni, alla cultura, identità e modo di essere delle comunità e che "chiamano in causa non solo la capacità di tutela ma anche di valorizzazione di una cultura del territorio che va riscoperta come valore civile".
Il secondo aspetto è invece quello più propriamente istituzionale, che fa appunto riferimento al significato che in questa fase storica, in particolare, del nostro Paese assumono i Corpi forestali delle Regioni e Province autonome quali "segni distintivi" di tali autonomie. "Corpi - ha aggiunto Dellai - che hanno il dovere di ricercare anche la collaborazione e la messa in rete delle proprie competenze ed esperienze, perchè nessuno è un'isola e mai come oggi chi pensa di essere al centro del mondo scopre poi di ritrovarsi alla periferia".
L'incontro, che si è tenuto nella Sala delle Marangonerie del Castello, è coinciso, peraltro, con la ricorrenza dei 15 anni dall'istituzione del Corpo forestale della Provincia autonoma di Trento (CFT), avvenuta con la legge provinciale 3 aprile 1997, n. 7. Al pari del Trentino, ogni realtà regionale autonoma ha istituito nel tempo, in virtù delle competenze legislative esclusive ad esse attribuite, un proprio corpo forestale. A fronte dei problemi derivanti dai diversi riferimenti normativi nell'esercizio delle funzioni di vigilanza e controllo, nonché dei futuri orientamenti delle rispettive Amministrazioni in considerazione della riduzione di risorse finanziarie messe a disposizione, i capi e comandanti dei Corpi forestali hanno discusso delle forme di possibile collaborazione e di un collegamento che potrebbe essere attivato anche grazie a strumenti telematici, confermando l'utilità di una buona pratica quale il periodico incontro tra i Corpi stessi.
Obiettivo condiviso da tutti i responsabili dei Corpi forestali quello di trovare, nel rispetto delle specificità di ogni Corpo, soluzioni comuni e concordate alle criticità derivanti, in particolare, dalla disparità di funzioni e ordinamenti. Lo strumento utile a tale scopo individuato in occasione dell'incontro di Trento è l'istituzione di un coordinamento permanente tra i Corpi forestali dello Stato e delle Regioni e Province autonome. (cz) -