Ieri sera Francesco Pannofino e Matteo Branciamore, all'Astra assieme al regista Tonino Zangardi, hanno raccontato i ruoli che interpretano spendendo parole di elogio per il Trentino, che ha ospitato lo scorso autunno parte delle riprese ambientate fra il capoluogo, Rovereto e la Valle dei Mocheni: "A parte la bellezza della città - sono state le parole di Pannofino - mi ricordo i cittadini di Trento, accoglienti e generosi, che ci hanno davvero fatto sentire come a casa". Su Trentino Film Commission poi, Pannofino ha spiegato: "Girare un film è un'operazione complessa e costosa, per fare un buon film bisogna spendere e bisogna unire le forze, quindi se ci sono film commission importanti e valide come quella del Trentino ben vengano". In questo caso il contributo di Trentino Film Commission a "My father Jack" è stato di 70.000 euro.
"My father Jack" diretto da Tonino Zangardi è una spy story prodotta da Format srl e sostenuta da Trentino Film Commission; fra gli interpreti: Francesco Pannofino, Matteo Branciamore, Claudia Vismara, Ray Lovelock, Eleonora Giorgi. E' la storia di Matteo, giovane avvocato di successo che sta per sposarsi con Clara, figlia del titolare dello studio legale per cui lavora. Tuttavia, prima di sposarsi, vuole far luce sui genitori che non ha mai conosciuto. Quando scopre che il padre, Jack, vive in una vallata del Trentino, tenta un faticoso riavvicinamento. Quello che però non sa è che Jack è anche il killer incaricato di uccidere il testimone del processo di mafia su cui sta lavorando. Padre e figlio continueranno a diffidare l’uno dell’altro ma alla fine dovranno affrontare una dura decisione.
(at)
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