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Per accedere all’esame di validazione delle competenze i candidati dovevano avere almeno due anni di esperienza nel settore edile o lapideo ed aver partecipato ai corsi di 1° e 2° livello proposti da Accademia della Montagna oppure almeno quattro anni di esperienza nei due settori dimostrando però di conoscere la tecnica di costruzione dei muri a secco. La commissione di valutazione era composta da Mauro Frisanco, da Giorgio Tecilla e da Claudio Mimiola. Questa figura professionale nasce dall’impegno di Accademia della Montagna del Trentino al cui interno è nata nel 2014 “La Scuola trentina della Pietra a Secco “ per la valorizzazione e il recupero di manufatti in pietra a secco, a partire dai muretti. Sono ormai oltre una decina i corsi organizzati sul territorio trentino, richiesti da altrettante amministrazioni, e sei nelle regioni limitrofe, in collaborazione con l’Associazione artigiani della provincia di Trento e il Museo civico di Rovereto. Ma vengono organizzati anche corsi di formazione per gli insegnanti sul tema del valore storico, sociale e paesaggistico dei muretti a secco che danno luogo ai terrazzamenti che caratterizzano i pendii delle montagne nelle valli.
Questo l'elenco degli artigiani che hanno sostenuto l'esame: Casagranda Carlo, Chemolli Massimiliano, Chemolli Sebastiano, Dallavalle Francesco, Faccenda Matteo, Menestrina Massimo, Morandi Ferruccio, Nardon Manuel, Pedergnana Mauro, Vicenzi Daniel, Vicenzi Stefano, Zendron Edoardo, Holler Enzo, Holler Thomas, Savoi Ermanno.