Frequentare un periodo di studio all’estero rappresenta, per uno studente, un’esperienza forte e significativa di formazione interculturale; un’occasione unica e utile alla sua maturazione, che offre grandi vantaggi per il futuro, sia a livello umano che professionale. Totalmente immersi nella cultura e nella lingua del Paese ospitante, in breve non si è più stranieri, ma si diventa cittadini del mondo. Chi sceglie questa opportunità impara ad affrontare molti problemi che si riproporranno nella vita e a fare scelte importanti in modo autonomo e responsabile, sviluppando lo spirito d’ iniziativa, positive relazioni interpersonali, competenze trasversali, responsabilità ed autonomia per il proprio progetto di vita e pensiero critico e creativo.
La Provincia autonoma di Trento riconosce il significativo valore educativo, formativo e culturale di esperienze di questo tipo e sostiene pertanto la promozione della mobilità studentesca internazionale. Con il provvedimento approvato oggi la Giunta ha inteso pertanto uniformare le procedure di riammissione degli studenti nelle rispettive scuole dopo un periodo di studio trascorso all’estero.
Tra gli aspetti di maggior rilievo le Linee guida stabiliscono che le materie da accertare al rientro dal soggiorno estero saranno al massimo quattro, tenuto conto anche delle discipline frequentate nella scuola del Paese straniero e considerato che dovranno essere valorizzate le competenze acquisite dallo studente e non solo le conoscenze dei contenuti disciplinari. L’accertamento non sarà quindi basato sull’intero programma dell’anno scolastico svolto in Italia dalla classe, ma solo su alcuni nuclei fondanti indispensabili allo studio della stessa disciplina nel successivo anno scolastico, stabiliti dai Dipartimenti disciplinari. I colloqui si svolgeranno in una sola giornata alla presenza di tutti i docenti coinvolti e del coordinatore di classe.
Infine dal momento che risulta difficile stabilire criteri validi per tutti gli indirizzi scolastici e sistemi scolastici esteri, sarà il Consiglio di classe a valutare con flessibilità il singolo caso, nel rispetto della valenza educativa e culturale dell’esperienza di mobilità. Il criterio guida rimane comunque quello di valorizzare il positivo ed accertare solo ciò che è assolutamente indispensabile e propedeutico per la proficua frequenza dell’anno scolastico successivo a quello svolto all’estero. Le linee guida saranno applicate a partire dall’anno scolastico 2018/19.