A partire dall’anno scolastico 2016-2017
Metodologia Montessori: attivazione di nuovi percorsi nella scuola dell'infanzia e primaria
La legislazione nazionale prevede la possibilità di strutturare alcune realtà scolastiche secondo la metodologia pedagogica “Montessori”. Anche all’interno del sistema scolastico provinciale, risultano presenti in forma diffusa, nell’ambito dei processi educativi attivi, elementi della pedagogia montessoriana, tanto che negli anni è costantemente cresciuto l’interesse per questa metodologia, generando un significativo numero di richieste da parte delle famiglie. Con il provvedimento approvato oggi, la Giunta autorizza la sperimentazione in tre scuole dell’infanzia e in due scuole primarie della provincia, per garantire un presidio di tale esperienza nelle località che hanno effettuato maggiori richieste. Le esperienze dovranno essere coerenti con gli ordinamenti vigenti e rispettose degli orientamenti dell’attività educativa e dei piani di studio provinciali. Le scuole in cui si effettuerà la sperimentazione sono: le Scuole dell’Infanzia equiparate G. B. Zanella” di Trento e “G. B. Chimelli” 1 di Pergine Valsugana, la Scuola dell’infanzia provinciale Rione Sud “Giardino incantato” di Rovereto e gli Istituti comprensivi Trento 6 e Rovereto Est.
Il provvedimento approvato oggi, oltre ad individuare le scuole in cui verrà effettuata la sperimentazione, definisce i criteri essenziali per regolare sia gli aspetti organizzativi che i criteri di accesso da parte dell’utenza. La volontà di poter sperimentare anche sul nostro territorio la scuola secondo il modello “Montessori” trova ulteriore convincimento nella sostanziale esigenza di garantire che tali percorsi riescano ad integrarsi nel miglior modo possibile con le parallele esperienze di tipo ordinamentale, secondo profili di reciproca e positiva contaminazione.
Il metodo Montessori, molto diffuso all’estero, è noto per aver formato molti personaggi di rilievo della società contemporanea e si fonda su una scuola che rispetta la creatività dei bambini promuovendo l’autonomia, l’autostima e la capacità di collaborazione. Secondo questo metodo l’apprendimento reale si basa sull’interesse, ha una base sensoriale e si fonda sul mettere il bambino nella possibilità di “fare da solo” in un ambiente ordinato e accuratamente preparato, nel quale il ruolo dell’educatore è principalmente quello di osservare e facilitare il compito del bambino. (c.ze.)