Le organizzazioni sanitarie quotidianamente si fanno carico di scelte terapeutiche spesso difficili non solo nel fine della vita ma in tutti quei contesti sanitari e socio-assistenziali in cui la complessità clinica deve essere bilanciata con i valori della persona, con la sua fragilità e con l’appropriatezza delle cure. Il nostro tempo caratterizzato da uno straordinario sviluppo della tecnologia e da visione personalistica e umanizzata della cura che impone l’attuazione di nuovi modelli, capaci di coniugare i diritti fondamentali della persona umana, la coscienza sociale e i valori deontologici dei professionisti.
Per questi motivi Apss ha deciso di sviluppare all’interno della propria organizzazione una nuova funzione, quella bioetica e deontologica, ritenendo ormai irrinunciabile l’attivazione di un servizio a supporto degli operatori e a tutela dei cittadini che accedono alle strutture sanitarie. Questa nuova funzione fornirà un sostegno attivo ai professionisti in tutte quelle scelte cliniche che pongono problemi di coscienza anche attraverso la realizzazione di una rete territoriale e ospedaliera in grado di dare una prima risposta alle questioni cliniche di facile soluzione.
Contestualmente, analizzando le attuali criticità nell’attività dell’Unità operativa di medicina legale, dovute in primis ad un aumento della domanda di prestazioni, è stato deciso l’avvio di un percorso di riorganizzazione interna dell’Unità operativa volto ad abbattere i tempi di attesa e a semplificare alcuni percorsi per l’ottenimento delle certificazioni da parte dei cittadini ampliando al contempo le risorse umane a disposizione del servizio con l’assunzione di due medici e il potenziamento del supporto amministrativo.
In questi giorni la direzione generale ha verificato la disponibilità nel condurre questo importante e innovativo progetto di riorganizzazione e rilancio del servizio di medicina legale da parte del dottor Fabio Cembrani che ha deciso di ritirare le proprie dimissioni dall’Apss.