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Vediamo ora alcuni dettagli tecnici.
Innanzitutto nel nuovo disegno di legge il criterio del prezzo più basso si applica unicamente per appalti di valore inferiore alla soglia europea che, per i lavori pubblici è pari a 5.548.000 euro mentre nei servizi e nelle forniture a 221.000 euro.
Quindi sopra tale soglia vige il criterio della cosiddetta offerta economicamente più vantaggiosa per il quale il contratto pubblico va affidato prendendo a riferimento l’operatore economico che propone un ottimale rapporto fra qualità e prezzo.
Sotto tale soglia si applica il criterio di aggiudicazione del prezzo più basso rimanendo peraltro la possibilità per le stazioni appaltanti, previa motivazione, di operare secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa
Sono affidati in ogni caso con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa i servizi sociali, sanitari, scolastici, di ristorazione collettiva, gli incarichi professionali ed i servizi il cui costo della manodopera è pari ad almeno il 50% dell’importo totale del contratto.
Come si può notare le salvaguardie per i lavoratori in appalti dove il fattore produttivo del lavoro è preponderante continuano ad esserci.
Inoltre nei casi in cui le Amministrazioni aggiudicatrici dovessero affidare lavori secondo il criterio del prezzo più basso sono stati previsti meccanismi per ridurre l’impatto di tale scelta sulla quantità e qualità del lavoro. Tali misure prevedono siano ritenute anomale e quindi escluse automaticamente le offerte troppo basse rispetto alla media delle offerte presentate (cd taglio delle ali) ovvero quelle che, secondo un meccanismo di analisi dei prezzi offerti presentino un importo complessivo del costo del personale inferiore ai minimi salariali e retributivi previsti dai contratti collettivi di riferimento.
Sono stati inoltre potenziati i meccanismi di verifica da parte dell’ente pubblico della corretezza (liquidazione di quanto spettante al lavoratore) e regolarità (applicazione del corretto trattamento economico giuridico previsto dal contratto collettivo) retributiva per il quale l’ente pubblico potrà sospendere il pagamento quando saranno riscontrate irregolarità e segnalarne l’inadempimento all’ispettorato del lavoro provinciale per l’irrogazione delle eventuali sanzioni amministrative. Si può quindi affermare che non vi è un nesso di necessaria causalità tra il criterio di aggiudicazione del contratto e l’effettiva tutela dei lavoratori ma quest’ultima dipende dalla cogente applicazione di altri istituti appena citati e sui quali la Provincia si impegnerà a vigilare.