L'intervento realizzato a Stedro - illustrato dal sindaco Pierangelo Villaci ("Il vostro lavoro ha valorizzato la nostra identità" ha detto rivolto agli operai, ringraziandoli) esprime bene la "filosofia" del progetto del BIM: restituire alle comunità di riferimento parte delle risorse incamerate con i canoni idroelettrici per realizzare progetti e interventi per il ripristino delle qualità ecologiche, ambientali e paesaggistiche dei luoghi, nonché per l’attivazione di alcuni servizi. L'iniziativa prende le mosse dal protocollo d'intesa sottoscritto il 20 maggio scorso dall'assessore Spinelli e dal presidente del BIM Donato Preti finalizzato appunto alla realizzazione di tali interventi. Il Servizio per il Sostegno Occupazionale e la Valorizzazione Ambientale (SOVA) della Provincia Autonoma di Trento è la struttura referente per tutti gli aspetti organizzativi e di gestione del progetto, per realizzare il quale il Consorzio BIM Valle dell’Adige ha messo a disposizione circa 3 milioni di euro, risorse che hanno consentito ad oltre 200 persone senza lavoro di trovare un'occupazione per un periodo di tempo mostrando ciò che sanno fare.
"Si tratta di progetti - ha commentato l'assessore Spinelli intervenendo a Stedro, nella piccola ma affascinante Piazzetta dei Porteghi ora pavimentata a nuovo, un angolo del paese prediletto da sempre per i canti e le esibizioni dei cori locali per la sua particolare acustica - che hanno dato vivacità a tanti piccoli cantieri nei comuni ma che sono importanti per le persone coinvolte perché hanno consentito a loro di mettersi alla prova e di far valere, facendosi conoscere, le proprie capacità".
Nel progetto occupazionale del BIM sono coinvolti cittadini disoccupati, residenti in Trentino da almeno 3 anni, senza alcun vincolo d'età, che hanno presentato domanda di lavoro presso i Centri per l'impiego locali dell'Agenzia del lavoro e che sono stati scelti e segnalati direttamente dai Comuni al Servizio Sostegno occupazionale e Valorizzazione ambientale. Al progetto hanno aderito 113 comuni delle 3 vallate del Consorzio BIM Adige (vallata dell’Avisio, dell’Adige e del Noce); i lavori sono stati affidati al Consorzio Lavoro Ambiente di Trento e alla coop. Il Lavoro di Revò, appartenente al Consorzio Con.Solida. I lavoratori sono stati assunti quindi direttamente dalle cooperative su base territoriale applicando il contratto di lavoro di comparto del Progettone.
Sono state identificate due tipologie occupazionali: la manutenzione del verde e le attività di supporto ai servizi. I lavoratori impegnati nelle attività di servizio si occupano soprattutto di supporto alle attività di custodia, alle attività degli uffici comunali, inventariazione, servizi di biglietteria, archiviazioni, catalogazioni, rilievi di impianti e scarichi fognari, promozione del territorio, digitalizzazione archivi, ecc.
Le attività di manutenzione del verde riguardano sia progetti di ambito territoriale sovracomunale sia di singolo comune: ripristino della sentieristica, cura e mantenimento di strade forestali, rifacimento di staccionate e/o passerelle, sfalci d'erba in parchi e giardini, pulizia delle canalette, conservazione dei muretti a secco, sistemazione di aree ecologiche e/o ricreative.
Sono stati attivati 229 posti di lavoro (55 le donne, 174 i maschi impiegati) e assunti anche 5 giovani neolaureati/neodiplomati con mansioni di coordinamento delle squadre e gestione del personale nei servizi. Nelle attività di servizi sono stati coinvolti 84 lavoratori (48 donne e 36 maschi), e nelle attività nel verde 145 lavoratori (7 donne e 138 uomini) suddivisi in 45 squadre e in 32 ambiti. Complessivamente il 20% dei lavoratori ha meno di 35 anni.
Per il comparto della manutenzione del verde - ha spiegato il responsabile del SOVA Innocenzo Coppola - la durata media dell’impiego è stata di 4 mesi e una settimana; nel comparto dei servizi le durate dei contratti sono diverse, sulla base delle specifiche esigenze espresse dai Comuni: il contratto più breve è stato di soli 2 mesi, quello più duraturo di 6 mesi.