I musicisti dell'Orchestra sinfonica nazionale della RAI diretta da Gaetano D'Espinosa hanno portato in Trentino le musiche di Gustav Mahler, Maurice Ravel, Franz Schubert e di Nicola Piovani in un intenso concerto al Teatro Sociale di Trento che ha concluso la prima giornata di "Sentiero di Pace" e dato il "la" alle manifestazioni dedicate al Centenario del Primo conflitto mondiale.
Un appuntamento – quello di ieri 28 giugno – trasmesso in diretta su Radio 3 RAI e RAI 5 grazie alla collaborazione tra il Trentino, Radio 2 e Radio 3 Rai e l'EBU (European Broadcasting Union) che riunisce le emittenti nazionali del continente e che veicoleranno quanto proposto ieri oltre all'intenso cartellone di "Sentiero di Pace" che andrà in scena – e in onda è il caso di dirlo – fino al 27 luglio.
Molto attesa era ovviamente l'esecuzione di "Sarajevo. Preludio sinfonico (Preludio a una carneficina)" composto appositamente per l'occasione dal maestro - e premio Oscar con le musiche de La vita è bella - Nicola Piovani. Il compositore romano, presente in sala per questa prima assoluta, è stato accolto con calore dal pubblico e proprio al suo lavoro è stata riservata l'apertura della serata.
Una creazione che si è mossa ondeggiante e inquieta, lasciando trasparire spesso il senso dell'attesa e del pericolo imminente e che ha utilizzato anche rari suoni di tromba, lanciati da due palchetti laterali. E non poteva essere altra l'atmosfera aleggiante nell'aria con le note di "Sarajevo" perché, come ha spiegato lo stesso Piovani dalle pagine dei giornali e sugli schermi della RAI, si tratta di una composizione dedicata alla pace e ai giovani che sono stati protagonisti dell'attentato contro Francesco Ferdinando e agli eventi che hanno in qualche modo anticipato la catastrofe del 1914-1918. Tutto è lì sospeso, prevedibile eppure allo stesso modo inatteso, impossibile a credersi. Forse fu davvero così? Nessuno si rese conto di cosa sarebbe successo? Se ne accorsero invece tutti a breve, soprattutto i tantissimi soldati mandati al macello e proprio a loro Piovani ha voluto riservare la chiusa del Preludio sinfonico con quel "Pax Pax Pax", invocazione ripetuta tre volte che ha spento e trascinato la musica nel buio profondo con quelle voci spettrali, le voci di chi ha lasciato la propria vita sui campi di battaglia. Il pubblico ha premiato Piovani e l'orchestra con lunghi applausi e anche il Presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi, presente in sala, ha voluto alzarsi per congratularsi con il maestro per quanto creato in "Sarajevo".
A seguire, con l'ingresso in scena di Dietrich Henschel, le musiche di Gustav Mahler che hanno trasportato tutti nelle atmosfere belliche facendo parlare i soldati: fratelli al fronte e in battaglia, soli a fare la guardia a notte mentre tutti dormono e come unico interlocutore la luna oppure la nostalgia dell'amata e persino l'orgogliosa consapevolezza dei prigionieri che ripetono "I pensieri sono liberi" e quindi in grado di oltrepassare muri e inferriate. A chiudere questa seconda parte "Ich bin der Welt abhanden gekommen" che meno marziale e militaresco di altri passaggi si è mosso tra sonorità notturne e il toccante testo di Friedrich Rückert che fa parlare chi è probabilmente morto in guerra e canta "sono morto al mondo".
D'Espinosa e i suoi musicisti hanno quindi trascinato i presenti nelle atmosfere della suite "Le Tombeau de Couperin". Composta da Maurice Ravel tra il 1914 e il 1917, ogni movimento della composizione è dedicata dal francese a un amico caduto in guerra. Ravel fu brevemente al fronte come autista ma ben presto rimandato a casa per la sua debolezza fisica eppure la tragedia lo raggiunse comunque attraverso la perdita degli amici.
La parte finale del concerto è stata affidata invece alle musiche del compositore austriaco Franz Schubert e alla sua nota "Incompiuta" con quei "soli" due movimenti Allegro moderato e Allegro con moto la cui composizione risale al primo quarto dell'Ottocento e nei quali si ravvisano ancora i temi che segnano l'animo di Schubert e quella pacificazione non trovata che si riassume in un noto passaggio del suo diario "E così l'amore e il dolore si dividevano la mia anima".
Al termine lunghi e calorosi applausi che hanno richiamato D'Espinosa più volte sul palcoscenico.
"Sentiero di Pace" è un evento ideato da Radio2 e Radio3 Rai, EBU, Assessorato alla Cultura e Assessorato al Turismo della Provincia autonoma di Trento, Trentino Turismo e Promozione, Comuni di Rovereto e Trento, Apt di Rovereto e Vallagarina e Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi, Centro Servizi culturali Santa Chiara, Fondazione Opera Campana dei Caduti e della Pace, Fondazione Museo Storico del Trentino, Museo Storico Italiano della Guerra e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto.
Info: www.sentierodipace.rai.it
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