Con questa decisione si ribadisce l'idea che i centri storici siano cuore e motore per la vitalità del tessuto economico e sociale cittadino. Non solo divieti, quindi, nei centri storici, ma soprattutto azioni positive, politiche attive di intervento di recupero e di ripristino di specifici aspetti edilizi, urbanistici, commerciali e culturali. Ai comuni spetta ora l'onere di governare in maniera dinamica diversi processi che sappiano contemperare le esigenze di conservazione, di risanamento, di recupero e di ammodernamento degli spazi utili, coordinando provvedimenti intersettoriali finalizzati a obiettivi di riqualificazione economica, ambientale e dell'arredo urbano. Con la deliberazione approvata oggi i comuni hanno ora a disposizione un ulteriore strumento per rivitalizzare i centri storici, individuati come poli di eccellenza dal punto di vista della rete distributiva. La presenza di un tessuto commerciale specializzato, ben strutturato ed organizzato è considerato infatti un elemento fondamentale per la vitalità della parte più antica delle città e costituisce un fattore competitivo aggiuntivo affinché le imprese presenti affrontino con successo le sfide della concorrenza.
Dopo l'approvazione della modifica alla legge provinciale sul commercio, in vigore da pochi giorni, che ha stabilito una totale deprogrammazione per l'insediamento delle attività commerciali all'interno dei centri storici di tutti i comuni della nostra provincia, si aggiunge ora l'ultimo tassello che rende completo il quadro normativo e regolamentare per avviare concretamente progetti di riqualificazione delle attività commerciali nei centri storici.
In particolare con la delibera approvata oggi vengono notevolmente ridotti gli standard di parcheggi necessari per gli esercizi commerciali che si intendono insediare all'interno dei centri storici, con una esenzione totale, senza il pagamento di alcun onere - come avveniva fino ad oggi - nel caso di documentata impossibilità di realizzarli. Il principio della riduzione e della esenzione totale senza oneri vale anche per l'ampliamento di esercizi commerciali già presenti all'interno del centro storico che intendono accrescere la propria competitività ed offrire al cliente un servizio più completo e moderno. I provvedimenti approvati recentemente si aggiungono a quanto già stabilito con l'articolo 63 della legge provinciale sul commercio del 2010 che ha introdotto strumenti attivi di intervento per la valorizzazione dei centri storici. Si tratta in particolare del riconoscimento - con apposito marchio - dei luoghi storici del commercio, dell'istituzione dell'albo delle botteghe storiche del trentino, di importanti incentivi economici riconosciuti ai consorzi di valorizzazione dei luoghi storici del commercio e di una disposizione normativa che consente ai comuni, attraverso il piano regolatore generale, di individuare aree omogenee all'interno dei centri storici o singoli immobili rispetto ai quali vietare il cambio di destinazione d'uso da commerciale ad altre funzioni. Questa ultima disposizione favorisce il mantenimento della destinazione ad uso commerciale, frenando e scoraggiando un utilizzo ad altri fini.
La valorizzazione e la riqualificazione dei centri storici rappresenta, nelle intenzioni, un elemento ed un fattore di crescita, di potenziamento e di evoluzione non solo del luogo fisico ma soprattutto del sistema di relazioni fra luoghi, attività e persone dove convivono, si sviluppano ed interagiscono tutte le attività, sociali ed economiche, della vita quotidiana. (lr)
In allegato il commento audio dell'assessore Olivi
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