"Siamo fra istituzioni - ha detto Dellai nel presentare le linee della finanziaria 2013 al Consiglio delle autonomie - e dobbiamo parlare un linguaggio comune. Molte di queste cose sono già note. Abbiamo detto più volte che non si trattava di un'esercitazione. Il contesto nel quale ci muoviamo è complicato da una somma di fattori: siamo nel pieno dell'applicazione di una riforma istituzionale; abbiamo una relazione con il Governo problematica; è in corso una recessione economica che ci preoccupa non poco. Il quadro è già precario e probabilmente lo sarà ancora di più domani: al Governo mancano 9 miliardi di euro per evitare l'aumento dell'Iva nel 2013 e per coprire altre spese. Quindi è probabile che cercherà una parte di queste risorse fra le regioni, che attraversano oltrettutto una fase di grave debolezza politico-mediatica.
A fronte di ciò, il documento che abbiamo messo a punto contiene tre punti fondamentali. Innanzitutto, la linea che lo attraversa trasversalmente è quella della crescita. La crescita non è più una cosa che riguarda solo la Provincia, riguarda tutti: apparati pubblici, opinione pubblica, soggetti privati, sistema della formazione e della ricerca e così via. Nessuno può chiamarsi fuori. In secondo luogo, dobbiamo ridurre le spese di back office. Non ci saranno risorse per Comuni, apparati dell'amministrazione provinciale e società esterne che non abbiamo accelerato l'applicazione del piano di riorganizzazione. Infine, va fatta una riflessione anche sul front office, posto che nel 2013 la contrazione della spesa in conto capitale sarà del 9% circa".
Dellai ha aggiunto di non considerare quello che attende il Trentino un percorso "drammatico", specie se confrontato con quello di altre parti d'Italia. "Ma certo - ha aggiunto - è un percorso difficile, perché quando si è abituati ad un certo standard è più difficile rinunciarvi."
L'assessore Gilmozzi ha posto l'accento, fra le altre cose, sulle gestioni associate. "Chi non si incammina su questa strada va incontro a una penale. Dovranno esserci, in altre parole, delle sanzioni per i comuni inadempienti." (mp)
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