Giovedì, 26 Dicembre 2013 - 02:00 Comunicato 3588

Massima prudenza in montagna per il pericolo valanghe
MALTEMPO: IL PUNTO IN SALA OPERATIVA A TRENTO

Da una parte la viabilità e il ripristino della fornitura di energia elettrica, dall'altra la stabilità del manto nevoso che deve indurre alla massima prudenza, specie per chi si avventura nello sci alpinismo. Questi i temi principali sul tavolo della Sala Operativa, convocata questo pomeriggio a Trento dal dirigente generale della Protezione civile provinciale, Roberto Bertoldi. La riunione ha permesso di fare il punto assieme a diversi responsabili dei settori normalmente coinvolti nelle operazioni di emergenza sia sul fronte delle chiamate di soccorso, sia in termini di previsioni del tempo. Secondo Meteotrentino la perturbazione che ha interessato anche la nostra provincia si sta esaurendo ed entro stasera dovrebbero manifestarsi i primi intensi venti che caratterizzeranno la prossima notte.-

La perturbazione che sta attraversando anche il Trentino si è manifestata particolarmente intensa la scorsa notte e per buona parte della giornata odierna con calo delle temperature in alcune zone come le valli Rendena, Sole e Non che hanno portato la neve anche a quote basse. Già da questa sera è previsto l'esaurimento del fenomeno con ultime manifestazioni sul Trentino orientale. E' prevista una intensificazione dei venti, sia in quota che a fondovalle. Complessivamente dalla sera del 24 dicembre sono caduti tra i settanta ed i cento millimetri di pioggia, con punte superiori in alcune zone del Trentino.
Questo pomeriggio ci si è soffermati a lungo sul grado di pericolosità della neve appena caduta, con gli esperti che indicano il numero 4 (vale a dire 'forte') e consigliano vivamente la massima prudenza a chi ama il fuori pista, posto che è sufficiente pochissima pressione per determinare il cedimento della massa nevosa appena caduta e quindi poco stabilizzata.
Per questo motivo oggi una piccola valanga ha coinvolto padre e figlio in escursione nella zona di Marilleva. In questo caso si è trattato di un'avventura a lieto fine grazie all'intervento del Soccorso alpino che ha liberato il ragazzo dalla neve che lo aveva travolto.
Ma questo è stato solo uno delle centinaia di episodi segnalati al 115 dei vigili del fuoco dove sono arrivate circa 500 chiamate di soccorso o di segnalazione di eventi. I problemi più frequenti sono determinati dalla caduta di alberi o rami sulle strade e sulle linee elettriche. A soffrire di più sono i passi: per pericolo valanghe o, più frequentemente, proprio perché le strade sono ostruite da piante cadute, risultano al momento chiusi Campo Carlo Magno, Costalunga, Sella, Pordoi, Fedaia, San Pellegrino (località Lusia), Valles, Rolle, Broccon, Tonale. Disagi anche a Compet (Panarotta) e sulla diramazione di Montes (Bolentina).
Nel corso della riunione si è deciso di concentrare le forze per ripristinare la viabilità nelle zone del Tonale, Campo Carlo Magno (in queste due si lavora anche per e l'erogazione di energia elettrica), Rolle, Brocon e Costalunga.
Sono diversi i Corpi del vigili del fuoco, i forestali e i tecnici del Servizio strade allertati per rimuovere gli ostacoli. Altri interventi sono in corso anche per alcuni allagamenti e smottamenti (il più rilevante si è verificato nei pressi di Moena dove l'esondazione di un rio ha coinvolto un albergo).
Nonostante la pioggia intensa, i corsi d'acqua non destano preoccupazione: anche il fiume Brenta è sotto controllo con l'altezza idrometrica che a Borgo non dovrebbe superare i 110 centimetri. (gp)
Altre informazioni al bollettino Meteotrentino
http://www.meteotrentino.it/bollettini/today/valanghe_it.aspx?id=9

In allegato intervista a Marco Gadotti - Meteotrentino
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