Nel dettaglio i dati complessivi evidenziano un calo del 2,34% delle iscrizioni alle scuole per l'infanzia, e dello 0,49% nella scuola primaria, mentre rimangono sostanzialmente invariati gli altri ordini di scuole. Rispetto allo scorso anno scolastico aumenta, sia pur di poco, il numero delle classi, che sono 3.853, escluse le classi degli istituti paritari/equiparate e la formazione professionale.
Le scelte dei ragazzi confermano una tenuta delle iscrizioni nei licei (44%), seguiti dai percorsi tecnici (31%), dalla formazione professionale (23%).
In calo dell'1,26% la popolazione straniera (10.160 unità pari al 11,86% sul numero degli iscritti): il calo degli alunni stranieri è più evidente nell'istruzione e formazione professionale (-6,41%). Si conferma la tendenza, in corso da alcuni anni, dell'aumento nel numero di stranieri nati in Italia (6.785 pari al 66,78%) rispetto ai nati all'estero, e della loro presenza nella secondaria di primo grado (58,87%), nella secondaria di secondo grado (38,56%) e nell'istruzione e formazione professionale (29,05%).
Gli studenti con bisogni educativi speciali certificati sono 2.818 (79 in più rispetto allo scorso anno), di cui 278 alla scuola infanzia, 1.593 alla primaria e secondaria di primo grado, 300 alla secondaria di secondo grado e 647 all'istruzione e formazione professionale.
I docenti di ruolo sono 6.130, rispettivamente 2.672 alla primaria, 1478 alla secondaria di primo grado, 1980 alla secondaria di secondo grado, mentre il personale amministrativo e gli assistenti educatori di ruolo sono 1.832.
Per quanto concerne i costi, in aumento sono le risorse impiegate nel settore scolastico, che ammontano a 717.264.000 euro. La Provincia di Trento investe nella scuola ciascun anno oltre 695 milioni di Euro di spesa corrente (stipendi e funzionamento delle scuole), oltre a circa 22 milioni di spesa in conto capitale (investimenti, arredi e attrezzature). La spesa è quasi interamente finanziata sul bilancio provinciale. Le spese relative al piano lingue e alla progettualità delle scuole in favore degli studenti con bisogni educativi speciali vengono cofinanziate dallo Stato (35%) e dall'UE.
Fotoservizio e filmato a cura dell'ufficio stampa