
Obiettivi, motivazioni, persino conflitti e capacità di gestirli (perché è meglio saperli affrontare i disagi anziché lanciarli come boomerang per esserne colpiti alle spalle) in un continuo mettersi in discussione attraverso un mix di psicologia, confronto e voglia di raccogliere le sfide: questi gli ingredienti che il leader deve cercare di usare. Ma attenzione: "Se qualcuno cerca la ricetta perfetta - ha detto Lorenzetti - ne rimarrà deluso , perché una ricetta non c'è, salvo essere disponibili anzitutto ad ascoltare e saper intercettare quali sono veramente i bisogni dei tuoi compagni di viaggio. Spesso si scopre che in quei bisogni ci sono anche gli stimoli per poter fare insieme la corsa proprio verso il traguardo che ci si era prefissati".
Un punto di vista diverso insomma, certamente forte dell'autorevolezza conquistata sul campo dove la differenza tra chi vince e chi perde spessissimo non è frutto di un'equazione semplice (giocare bene o giocare male: talvolta si tratta di un'opinione, non necessariamente di un fatto). Un po' come accade alle partite che un territorio piccolo ma certamente attrezzato e molto competitivo come il Trentino si trova a giocare in un campionato sempre più grande: per vincerlo il solo fatto di essere bravi non basta, bisogna essere capaci di trasformarsi davvero in squadra.