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La metodologia BIM è la simulazione virtuale del cantiere che permette di integrare all’interno del modello tridimensionale della struttura tutti i parametri quali-quantitavi, evidenziandone le interazioni e risolvendo preventivamente le principali criticità, con evidenti vantaggi in termini di controllo e ottimizzazione dei tempi e dei costi e della sicurezza in cantiere.
L'edificio di San Michele all'Adige, nello specifico, si sviluppa su due piani fuori terra e ospita 10 aule didattiche, un’aula insegnanti e altri locali per 260 persone. Nato come ampliamento funzionale delle attività didattiche esistenti a servizio dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige della FEM, si colloca all’interno di una più ampia previsione di sviluppo e di assetto dell’area, che prevede oltre alla costruzione di nuovi edifici ad uso di attività didattiche, di ricerca e consulenza, anche la realizzazione di un vero e proprio campus integrato alla città di San Michele con una rete di percorsi quasi esclusivamente pedonali.
“In linea con le strategie della Provincia - sottolinea il direttore generale di Patrimonio del Trentino S.p.A. Claudio Alì - abbiamo voluto puntare sulla qualità realizzando un edificio ad alte prestazioni tecniche come efficienza energetica, isolamento acustico, permeabilità all’aria e ventilazione meccanica controllata. La scuola, con struttura portante in legno, nasce sotto il segno della sostenibilità".
Fin dalla sua ideazione Patrimonio del Trentino S.p.A., committente dell'opera, ha scelto la certificazione di qualità e sostenibilità ARCA come garanzia del raggiungimento delle prestazioni prefissate sia in fase di progettazione e realizzazione, sia per l’intero ciclo di vita dell’edificio.
“La certificazione ARCA ha permesso al progettista, alla direzione lavori, all’impresa e ai fornitori di seguire uno schema di procedura che ha facilitato l’organizzazione delle attività in tutte le sue fasi realizzative, senza appesantire la già complessa attività di esecuzione e di controllo del processo costruttivo” spiega Giorgio Gislimberti, consulente per le strutture in legno e direttore lavori. “L'utilizzo delle metodologie BIM Building Information Modeling nella gestione delle opere pubbliche determina ampi benefici sia per la committenza che per l'intera comunità, in quanto si riduce il rischio connesso all’investimento dell’opera con ricadute misurabili in termini di qualità, costi, tempi e sicurezza" ricorda infine Alberto Cristofolini, responsabile della progettazione generale dell’opera.