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Il Piano strategico per la pianificazione e lo sviluppo del capitale umano della Provincia autonoma di Trento, approvato nel 2014, prevede che, una delle azioni strategiche della legislatura, sia quella di favorire, nell'ambito della promozione complessiva dell'age-management, anche il ricambio generazionale presso le strutture provinciali.
L'age-management prevede che le politiche delle organizzazioni, anche pubbliche, tengano conto della variabile demografica, visto che l'allungamento della vita media della popolazione ha avuto importanti ripercussioni sull'età media nelle organizzazioni. Attualmente nelle organizzazioni convivono 3 generazioni di lavoratori: i cosiddetti Boomers (1946-1964), la X generation (1965-1979) e la Y generation (1980-1999), con capacità, competenze, bisogni, aspettative e attitudini diverse. Progettare soluzioni che, nella disciplina del rapporto di lavoro, possano dare risposte ai bisogni delle diversi classi di lavoratori sarà una delle priorità dei tavoli negoziali che si apriranno nel 2017. Scegliere di agire sulla prospettiva generazionale vuol dire allora mixare i diversi livelli demografici di personale per rivitalizzarne le prestazioni e mettere in campo approcci diversificati con cui guardare al mondo esterno e alle organizzazioni.
Per quanto riguarda nello specifico il tema del ricambio generazionale, attualmente presso l'Amministrazione provinciale, l'età media è di 50 anni. Per questo motivo, la Giunta, al fine di investire sul proprio futuro, ha pensato di introdurre un allentamento al cosiddetto "blocco delle assunzioni", fissato nella misura di un assunto ogni dieci cessati, per assumere giovani. Allo stesso modo si inserirà nel processo anche l'Azienda sanitaria.
Il concorso prevede varie fasi: una preselezione, una prova scritta e una prova orale con contestuale accertamento delle attitudini anche personali e relazionali dei candidati.
A seguito del superamento del concorso, i giovani di età non superiore ai 32 anni saranno assunti, con contratto di formazione lavoro, come da normativa e da contratto collettivo, con inquadramento nella categoria C base, per poi essere eventualmente confermati in ruolo al D base, a seguito di valutazione positiva del percorso formativo e di quello professionale svolto. Infatti, i dipendenti presteranno la propria attività lavorativa nelle varie strutture provinciali frequenteranno un percorso formativo di 130 ore in ciascun anno condiviso con le organizzazioni sindacali della funzione pubblica degli enti locali UIL, CISL, CGIL e Fenalt. Nel loro percorso lavorativo saranno seguiti da un tutor.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito: www.concorsi.provincia.tn.it
(mp)