
Si stima che entro il 2030 circa il 30% o più della forza lavoro sarà rappresentata da lavoratori con un’età compresa tra i 55 a i 64 anni. Questo significa avere personale con più esperienza e professionalità, ma anche con diverse – e a volte limitate – capacità lavorative. Lavorare più a lungo negli anni vuol dire esporsi maggiormente ai rischi ed essere più vulnerabili, avere esigenze specifiche o dover convivere con problemi di salute cronica. Tutti elementi di cui tener conto, in termini di impegno per realizzare e mantenere luoghi di lavoro sani e sicuri per tutte le età. L’opuscolo “Lavoro e invecchiamento” nasce proprio per fornire ai datori di lavoro suggerimenti utili per gestire al meglio situazioni in cui il lavoratore a causa dell’età – ma anche di un infortunio o di una malattia – non riesce a svolgere al meglio le proprie mansioni.
Il tema cruciale dell’invecchiamento della forza lavoro – si legge nella pubblicazione – dovrebbe essere affrontato prima dell’effettivo manifestarsi di limitazioni o modificazioni delle capacità lavorative del personale, in modo da creare ambienti di lavoro che possano prevenire o ridurre eventi dannosi che, quando accadono, necessitano di interventi urgenti a volte di difficile realizzazione.
Si tratta di cambiare il modo di pensare l’ambiente di lavoro, passando dal concetto di “luogo in cui un lavoratore presta la propria attività” a “luogo in cui un lavoratore trascorre gran parte del proprio tempo mettendo a frutto le proprie capacità, sviluppando la propria esperienza professionale e divenendo un valore aggiunto per l’impresa, i colleghi e l’intera collettività”. Questo vuol dire valorizzare i lavoratori, in un’ottica di crescita, ascolto e riconoscimento professionale e personale, con evidenti ricadute in termini di soddisfazione personale, familiare e sociale. Invecchiare porta anche vantaggi: con l’età che avanza si riducono le capacità fisiche ma migliorano crescita mentale, dedizione al lavoro, esperienza e professionalità e capacità di collaborazione.
Nell'ottica di prevenire eventuali peggioramenti dello stato di salute dei lavoratori e proporre interventi migliorativi dell’ambiente di lavoro, risulta fondamentale garantire ai lavoratori anziani una sorveglianza sanitaria adeguata.
In allegato all’opuscolo è riportato un quadro degli interventi attivi in provincia di Trento volti a favorire il mantenimento del posto di lavoro in presenza di una riduzione delle capacità lavorative. Si tratta, nel dettaglio, di interventi erogati dall’Agenzia del lavoro della Provincia autonoma di Trento, dall’Inail e dall’Inps.
Opuscolo in allegato e sul sito di Trentino Salute
https://www.trentinosalute.net/Pubblicazioni/2018/Lavoro-e-invecchiamento