
L’esperienza provinciale rappresentata da più di 30 anni di Lavori Socialmente Utili, evidenzia come questo strumento - nelle sue diverse declinazioni - abbia gradualmente assunto una sempre maggiore finalità sociale, di recupero e valorizzazione della persona attraverso l'inserimento lavorativo. Ciò realizzando al tempo stesso interventi - nel verde, nel complesso dei beni pubblici - o offrendo specifici servizi che vanno a vantaggio di tutta la comunità.
I Lavori Socialmente Utili sono insomma uno strumento unico, nel panorama italiano, che caratterizza profondamente il welfare trentino, e che punta non sull'assistenzialismo ma sul lavoro, con tutto ciò che ne deriva in termini di assunzione di responsablità da parte della persona occupata ma anche della sua comunità di riferimento.
Anche quest'anno la Giunta provinciale ha voluto garantire una risposta lavorativa a più di 2100 lavoratori "deboli" mettendo a disposizione le risorse necessarie affinché i comuni, le comunità di valle e le aziende pubbliche di servizi alla persona possano attivare progetti con l'Intervento 19. Si tratta di progetti - nel 2018 circa 350 - che mirano all'inclusione sociale e lavorativa delle persone più deboli del mercato del lavoro e nel contempo restituiscono alla comunità un territorio più bello e attrattivo e servizi che accrescono la qualità della vita.
L'impegno finanziario da parte della Provincia, che copre circa il 70 % del costo del lavoro, è costantemente aumentato nel corso della legislatura, arrivando per l'anno in corso a riservare circa 13.500.000 euro. Nel 2017 è stato di poco inferiore a quest'anno, circa 13.000.000 euro, per quasi 2100 persone occupate.
I Lavori Socialmente Utili realizzati attraverso Intervento 19 comprendono l'abbellimento urbano e rurale, la valorizzazione di beni culturali ed artistici anche mediante attività di promozione, allestimento e custodia, il riordino di archivi, la custodia e la vigilanza di impianti e attrezzature sportive, di centri sociali e socio-assistenziali, educativi nonché particolari servizi ausiliari alla persona di tipo sociale da svolgersi in Apsp o sul territorio.
Questo strumento si rivolge a: disoccupati da più di 12 mesi, con più di 45 anni; invalidi ai sensi della Legge n. 68/99; persone con più di 25 anni, in difficoltà occupazionale in quanto soggetti a processi di emarginazione sociale o portatori di handicap fisici, psichici o sensoriali segnalati dai servizi sociali e/o sanitari. Rientrano inoltre fra i soggetti beneficiari di cui alla presente lettera anche le donne segnalate quali vittime di violenza.
Alla data di presentazione della domanda di iscrizione alle liste devono risultare residenti in via continuativa da almeno tre anni in Provincia di Trento o emigrati trentini iscritti all’Aire da almeno tre anni.