Villa Rosa - ha ricordato per Apss il dottor Claudio Dario - del resto è già pienamente inserita nel sistema sanitario provinciale come polo di riferimento per la riabilitazione ad alta specializzazione. Questo grazie anche ad una serie di collaborazioni con Università e FBK. In questa cornice è nata l’ipotesi di collaborazione con NEMO che è un braccio operativo della Fondazione Telethon, che sostiene la ricerca nel settore delle malattie genetiche rare. L’orizzonte di questo progetto va oltre i confini trentini perché potrebbe svilupparsi una realtà in grado di essere riferimento per tutto il Nord Est che porterebbe a Pergine competenze di livello internazionale.
“Da parte nostra – ha detto Fugatti – c’è tutta l’attenzione che merita la vostra volontà di continuare questo percorso di ricerca e crescita. Crediamo che il pubblico debba investire nell’eccellenza pubblica, perché collabori anche con le realtà private operanti sul territorio, per il bene del sistema salute trentino”.
“Per il progetto Nemo – ha detto l’assessore Segnana - abbiamo dato indicazioni all’Apss di fare i passi necessari con Telethon”.
La struttura - hanno ricordato i responsabili dell'Azienda sanitaria - ha 54 posti letto per la degenza ordinaria riabilitativa e 4 posti per il “day hospital”. Può contare su eccellenze quali il laboratorio di neurofisiologia, quello di analisi strumentale del movimento, e sull’ambulatorio di trattamento spasticità.
“Villa Rosa – ha sottolineato il sindaco Oss Emer - è un ospedale di eccellenza e al tempo stesso un importante volano economico”.
L’incontro ha offerto l’opportunità per fare una panoramica sulle peculiarità economiche e sociali della zona e sulla storia di Villa Rosa, in particolare in rapporto alle esigenze espresse dalla comunità. Agli ospiti sono state infine mostrate le eccellenze della struttura.
Dialogo con il territorio, nuove tecnologie e collaborazione con il mondo della ricerca sono considerati gli elementi fondamentali nella sfida per garantire qualità della vita ad una popolazione che sta invecchiando sempre di più.
Telemedicina, controllo da remoto del paziente, assistenti tecnologici, sistemi di monitoraggio ambientale e comportamentale: queste sono le prospettive per approcciare la malattia oggi e su queste sta già lavorando Villa Rosa. Oggi si sono toccate con mano con la visita agli ambienti domotici ed alle palestre speciali che rendono il centro uno di quelli a più alto contenuto tecnologico d'Italia.