Il 22 marzo di ogni anno viene dedicato alla giornata all'acqua, come momento di sensibilizzazione dell'opinione pubblica sulla delicata questione dell'accessibilità all'acqua dolce per tutti, sulla sostenibilità degli habitat acquatici e sull'inquinamento delle risorse idriche. La classe 3° CBA (chimica e biotecnologie ambientali) dell'ITT Buonarroti-Pozzo - come ha spiegato in apertura il dirigente scolastico Paolo Dalvit -, ha organizzato il seminario "Sostenibilità della risorsa acqua", come momento non solo di celebrazione della giornata mondiale sull'acqua, ma anche come opportunità per ragionare su temi sempre più attuali".
All'incontro hanno peso parte due assessori provinciali, Carlo Daldoss (coesione territoriale, urbanistica ed enti locali) e Michele Dallapiccola (agricoltura e turismo), a testimonianza dell'interesse dell'esecutivo verso la tutela e la gestione sostenibili del territorio e delle risorse naturali. "Il tema - ha esordito Carlo Daldoss - è di fondamentale importanza. L'uomo è fatto in larga parte di acqua e la stessa rappresenta uno degli elementi essenziali per la vita terrestre: l'acqua della terra è al 97% salata, quindi inutilizzabile per l'uomo, e un altro 2 per cento è conservato dai ghiacciai. L'uomo utilizza quindi solo l'1 per cento dell'acqua disponibile ed è per questo motivo che l'acqua è considerata un bene scarso e come tale va gestita con molta attenzione . Noi abitiamo nelle Alpi, area naturale che rappresentano il grande serbatoio di acqua dolce capace di far fronte al fabbisogno di circa 170 milioni di cittadini europei". Daldoss ha fatto riferimento agli effetti dell'andamento climatico in corso, causati in buona parte alle emissioni nell'ambiente di sostanze inquinanti da parte dell'uomo: "Assisteremo a periodi di forte piovosità, alternati a periodi di siccità marcata. Noi siamo chiamati a gestire tutto questo. In Trentino, la Provincia autonoma di Trento ha già avviato un'attività di monitoraggio delle fonti e dei fiumi e varato interventi per renderne sostenibile l'utilizzo nei diversi settori". Secondo l'assessore in un prossimo futuro il Trentino dovrà ragionare su come immagazzinare acqua in momenti di abbondanza e rilasciarla in periodi di siccità.
L'assessore Daldoss ha insistito sull'adozione di buone pratiche quotidiane e sulla maggiore attenzione nell'utilizzo: "L'acqua è per eccellenza un bene comune, un elemento fondamentale per la vita dell'uomo. Il diritto all'acqua - ha continuato, citando papa Francesco - è un diritto generale, ma non è equanime e va distribuita. Voi giovani rappresentate le generazioni future e siete chiamati a comprendere che i tempi stanno cambiando e ci imporranno delle scelte per gestire questa risorsa così scarsa e così preziosa. Oggi sembra tutto scontato quando apriamo il rubinetto dell'acqua, ma non è così, perché dietro a questo semplice gesto vive un sistema sempre più complesso e delicato. Dovete e dobbiamo crescere in consapevolezza e innestare un processo di buone pratiche per arrivare ad una migliore gestione e al riutilizzo dell'acqua".
Proseguendo i temi affronti dal collega Daldoss, l'assessore provinciale al turismo e all'agricoltura Michele Dallapiccola ha raccontato la sua esperienza di politico e del suo impegno al rispetto dell'ecosistema ambientale: "Se avrete l'opportunità di partecipare all'attività politica, fatelo, perché è con il vostro contributo che riusciremo a migliorare il contesto in cui viviamo e a incidere su scelte molto importanti per la qualità della vita". Dallapiccola ha ricordato l'importanza dell'acqua per l'economia trentina: dalle centrali idroelettriche, all'agricoltura, fino al turismo. "Ben 5 dei 18 miliardi di Pil trentino - ha rivelato Dallapiccola - sono generati da agricoltura e turismo, settori che dipendono dall'acqua. L'agricoltura è possibile grazie alla disponibilità diffusa di acqua, mentre il turismo estivo vive grazie ad un ambiente rigoglioso e gestito con attenzione. Grazie all'acqua è possibile far prosperare il turismo invernale con l'innevamento programmato. Quest'inverno in Piemonte è caduto un metro di neve, mentre in Trentino solo pochi centimetri. Ma grazie alla gestione oculata della risorsa idrica siamo riusciti ad innevare le piste e con il Piemonte abbiamo registrato il miglior saldo turistico in Italia, +16 per cento. Un risultato importante che premia l'attenzione del Trentino verso un ambiente montano unico in Italia e in Europa".