I dati europei evidenziano che a fine 2020 il divario di genere si conferma in quasi tutti i settori culturali e creativi. Le artiste e le professioniste culturali in tutta l’Unione europea hanno generalmente un accesso minore alle risorse per la creazione e la produzione, sono pagate molto meno degli uomini e sono sotto rappresentate nella leadership e in altre posizioni decisionali, nonché nel mercato dell’arte. In Europa le donne rappresentano il 20% dei compositori e cantautori registrati ed in media guadagnano il 30% in meno rispetto agli uomini che lavorano nel settore (fonte Women in music 2019). Nel 2017 le opere di artiste rappresentavano solo il 3,5% delle principali collezioni permanenti in Europa e negli Stati Uniti. Allo stesso modo solo il 13,7% degli artisti viventi, rappresentanti dalle gallerie europee ed americane, sono donne (fonte National Museum of Women in the Arts 2019).
Dati confermati anche da Laura Zumiani, responsabile della programmazione generale del Trento Filmfestival, che ha evidenziato come nel mondo del cinema lo sguardo dietro la cinepresa sia ancora prettamente maschile, con una scarsa presenza di professionalità femminili nell'industria cinematografica.
"La pandemia - ha spiegato nella sua relazione la professoressa Elisabetta Camussi, docente di psicologia sociale dell’Università degli Studi di Milano Bicocca - ha accresciuto le disuguaglianze di genere, se si pensa che nel 2020 una donna su due ha subito una riduzione delle proprie entrate. Inoltre, nell'anno in cui è scoppiato il Covid - ha aggiunto - è cresciuta anche la violenza nei confronti delle donne, se si considera che i femminicidi sono triplicati". La professoressa Camussi ha quindi evidenziato l'opportunità di considerare la parità di genere come una questione di sostenibilità sociale, da inserire nel più ampio tema dello sviluppo sostenibile.
All'incontro, moderato dalla giornalista Marilena Guerra, è intervenuta anche Giorgia Lucchi Boccanera, fondatrice e direttrice della Boccanera Gallery Trento/Milano.
Il seminario è stato promosso dall"UMSE Sviluppo rete dei Servizi della Provincia - Ufficio Pari opportunità e inclusione e Assessorato provinciale alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia, in collaborazione con l'Assessorato all'istruzione, università e cultura e il contributo di tsm - Trentino School of Management.