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Due ingegneri, un commercialista, un agronomo, un’insegnante, un business coach, una environmental officer, un consulente di marketing, provenienti da tutta Italia. Sono gli otto partecipanti alla seconda edizione dell’innovativa academy Circular Re-Thinking che hanno conseguito il “diploma” dopo oltre tre settimane di lezioni, workshop e visite studio tra Progetto Manifattura a Rovereto e diversi hub di economia circolare milanesi.
Tornano alle loro professioni con più consapevolezza e un bagaglio di conoscenze da specialisti dell’economia circolare “al di sopra delle aspettative”, come più di uno tra loro si è spinto a definire.
Un titolo da aggiungere ai curricula per loro e una soddisfazione anche per gli organizzatori.
«L’idea di creare questa proposta all’interno di Progetto Manifattura - spiega Sergio Anzelini, presidente di Trentino Sviluppo - deriva dalla filosofia che da sempre permea i poli tecnologici. Non dei semplici “condomini” in cui le aziende trovano spazi bensì luoghi che esprimono cultura imprenditoriale. In questo caso trasferiamo competenze particolarmente specialistiche perché l’economia circolare è un mondo complesso e le aziende si stanno rendendo conto che per padroneggiarla servono abilità tecniche, gestionali e di processo che le aziende faticano a trovare».
Argomentazioni che hanno convinto a dare il proprio supporto finanziario EMS - Energy Management Services, piattaforma delle rinnovabili che fa parte del colosso internazionale Ardian ed è insediata in Progetto Manifattura. «Abbiamo rinnovato con piacere il supporto a Circular Re-Thinking – sostiene Emanuele Scarpa, responsabile finanza e controllo di EMS – perché crediamo che promuovere iniziative sul territorio come questa significhi sostenere la crescita di imprese altamente specializzate e favorire la transazione verso un nuovo auspicabile paradigma energetico».
A comporre l’offerta formativa sono stati chiamati i nomi riconosciuti come i massimi esperti di questo approccio economico. Accademici del Politecnico di Torino, dello Iuav di Venezia o dell’Università di scienze gastronomiche di Pollenzo si sono alternati a designer, consulenti, giornalisti e testimonial di aziende che hanno fatto della circolarità una ragione esistenziale, come Patagonia e EcorNaturaSì.
Il momento di maggior rilievo è stato probabilmente la lectio magistralis di Walter Stahel, considerato tra i padri fondatori del concetto di economia circolare. Venerdì 8 ottobre in una diretta streaming aperta, Stahel ha mostrato dati riferiti in modo particolare al mondo industriale, spiegando quanto possa essere fruttuoso sia per l’industria che per la società e l’ambiente produrre beni duraturi e ridurre i rifiuti, recuperando il più possibile. La lezione può tuttora essere rivista sul sito web della scuola www.circular-rethinking.com.
Tra gli aspetti di innovatività che caratterizzano questa scuola vi sono anche i laboratori con le aziende. Per l’edizione 2021, la classe ha trovato delle soluzioni per migliorare un nuovo sistema di etichettatura per alimenti con l’azienda T-Trade, anch’essa insediata in Progetto Manifattura.
«Abbiamo raccolto molti spunti che utilizzeremo nella nostra quotidianità lavorativa – commenta Enrico Friziero, presidente di T-Trade – pensavamo fossero argomenti troppo complessi ma, con enorme piacere, ci è tornato molto più di quanto siamo riusciti a trasferire».
In attesa dell’edizione 2022, l’obiettivo è ora quello di creare in Progetto Manifattura il “Circular Re-Thinking Hub”, un luogo in cui le aziende che vogliono implementare i propri progetti di economia circolare possono trovare l’assistenza e il supporto appropriati. L’hub continuerà ad organizzare periodicamente altri percorsi formativi, più leggeri rispetto alla scuola, che forniranno informazioni e conoscenze sull’economia circolare. (c.g.)