Le parole, rigorose e dirette di Margherita Hack, il racconto, avvolgente e affascinante di Piero e Alberto Angela, gli esempi semplici e semplificati di Alberto Manzi, tre facce della stessa divulgazione, tre strade della stessa narrazione.
Fare la scienza, spiegare la scienza, capire la scienza: finalità (e attori) diversi per uno stesso circolo virtuoso, capace di alimentare curiosità e innovazione, scoperta e meraviglia, cultura e progresso, consapevolezze e sapere condiviso.
In un Paese dove l’alfabetizzazione scientifica appare ancora insufficiente e dove la divulgazione gioca un ruolo marginale, soprattutto nei mass media, diventa urgente ragionare su nuove forme di comunicazione, interazione e trasmissione delle conoscenze.
Con un occhio di riguardo verso le nuove generazioni. Nel tempo di un caffè (scientifico) verranno esplorate alcune modalità di divulgazione, rivolte a target e media diversificati. Scoprendo come anche la scuola possa essere fucina di idee e creatività, con l’esempio di “Reset Svalbard”, lo straordinario progetto di ricerca, sperimentazione e apprendimento realizzato dal Liceo “Fabio Filzi” di Rovereto.
FEDERICO TADDIA, giornalista e autore televisivo, ha condotto “Nautilus” su Rai Scuola e lavorato per Rai radio2. Scrive regolarmente per il quotidiano “La Stampa”, collabora ai testi di Fiorello e, prima a “Ballarò” e ora a “diMartedì”, fa parte della squadra di Giovanni Floris. Per Rizzoli ha scritto Nove vite come i gatti con Margherita Hack. È inoltre giornalista radiofonico per “Radio 24” dove conduce “L’Altra Europa”