In apertura si sono alternati Vera e Stefano Zamagni, dell'Università di Bologna, e mentre la prima ha parlato della famiglia come luogo di resilienza e resistenza di fronte all'incertezza, dove trovare "sostegno reciproco nelle diverse fragilità", il secondo partendo dall'assioma di famiglia come "primo fattore per la felicità", ha spiegato come sia necessario passare dalle politiche "per la famiglia" a quelle "della famiglia", nelle quali le famiglie siano appunto attori insieme alle istituzioni.
Quindi il dirigente dell'Agenzia per la famiglia Malfer, ha presentato il Trentino come laboratorio dove sperimentare le buone pratiche e mettere a disposizione di altre realtà le tante azioni virtuose e sinergiche messe in campo per il benessere familiare, presentando poi la proficua collaborazione con il Dipartimento per le politiche per la famiglia della Presidenza del Consiglio. Il capo Dipartimento Antonini ha citato appunto l'Agenzia come punto di riferimento nazionale sotto questo profilo. "L'Italia sta invecchiando ed è uno dei paesi europei con il tasso di natalità fra i più bassi, destinato a calare ulteriormente a causa della pandemia”. I dati Istat ci hanno evidenziato come le famiglie più fragili e con difficoltà economiche sono oggi, a causa della pandemia, più fragili e più povere ed occorrono dunque interventi sia sul piano emergenziale che strutturali, ha commentato Antonini. Ha dunque ripercorso, secondo queste due linee direttrici, le misure che sta mettendo in campo il Governo a partire dal Family Act, quale riforma organica e appunto strutturale per le tante famiglie italiane messe a dura prova dall'emergenza in atto, pietra su cui costruire politiche più complete e complessive che non siano solo un sostegno di tipo economico ma un investimento per colmare il gap dell’occupazione femminile, problema del Paese segnalato dal prof. Zamagni nel suo intervento. Fra le cinque linee direttrici del disegno di legge l’istituzione dell’assegno unico e universale non è solo uno strumento di sostegno al reddito della famiglia ma testimonia il riconoscimento del valore che i figli rappresentano per le nostre comunità e punta a riorganizzare e dare organicità ai tanti interventi vigenti messi in campo – ha proseguito la capo Dipartimento -; vi è poi un riordino degli aspetti educativi, la revisione dei congedi parentali, l’armonizzazione dei tempi di lavoro e di vita e infine un approfondimento specifico sulla formazione e l’autonomia finanziaria dei giovani”. Ilaria Antonini ha poi elencato altri interventi virtuosi, già previsti nella legge di bilancio del 2020, ed ora riconfermati nel disegno di legge di bilancio, come il “fondo per la ristrutturazione di asili nido e scuole di infanzia volto a colmare il grave divario territoriale dell’offerta e il rafforzamento dei congedi parentali per il padre”, oltre naturalmente agli interventi messi in campo durante l’emergenza, dal Bonus baby sitting per le mamme lavoratrici e alle linee guida che hanno consentito a maggio la riapertura dei parchi e quindi dei centri estivi e ricreativi e al relativo finanziamento a favore dei comuni per l’esercizio di tali attività. In chiusura, citando il Presidente della Repubblica, l’emergenza richiede per le famiglie e i figli interventi efficaci ed equi.
La presidente di Elfac Maroncelli ha quindi ricordato che il tasso delle famiglie con figli è inferiore al 30%, evidenziando come il covid abbiamo mutato ulteriormente gli scenari: "Save the children ci dice che ci sono molti più bambini poveri e che i nuclei familiari più poveri si vedranno un ulteriore diminuzione di reddito; accanto poi all'aumento della disoccupazione dobbiamo fare i conti anche con l'abbandono scolastico e il disagio psicologico".
Parole di incoraggiamento sono arrivate da Giovanni Deiana, dirigente della Sardegna, che ha spiegato come sia necessario trovare "il coraggio di innovare le politiche rivolte alle famiglie"; proprio con la Sardegna la Provincia autonoma di Trento ha siglato un paio di anni fa un accordo di collaborazione per lo sviluppo di buone pratiche in materia di marchi famiglia.
Sulla stessa linea Alessia Rosolen, assessore del Friuli - Venezia Giulia: "La pandemia ha reso evidente la necessità di innovare, non basterà copiare le vecchie azioni, dobbiamo avere la voglia e la forza di immaginare nuove politiche, perché la famiglia è una responsabilità collettiva".
Infine Mimmo Lucà, presidente di un Consorzio di sei comuni i quali comprendono circa centomila abitanti nell'area metropolitana torinese, ha puntato l'attenzione sull'importanza del "welfare sociale di prossimità", spiegando come "la nostra comunità ha potuto reggere l'impatto e l'urto della pandemia anche grazie alla responsabilità condivisa, ecco perché bisogna dare valore alla politica locale e alla sua funzione di promozione sociale".
Nel corso della cerimonia di inaugurazione sono state presentati anche una serie di video dedicati alle politiche family friendly attivate in Trentino, dai trasporti ai musei, dallo sci al progetto del coliving messo in atto a Luserna. Sotto i link dei video.
Trasporti family:
Ski family:
Musei family:
Coliving Luserna:
Agenzia per la famiglia, dirigente Malfer: