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Foa ha chiarito come i rapporti, o meglio la contaminazione, fra Cabala cristiana e Cabala ebraica vadano fatti risalire ad un’epoca, quella in cui si fecero strada le correnti del Rinascimento e dell’Umanesimo, di grande fioritura del movimento culturale e di rivalutazione dell’essere umano. In questo periodo, grazie anche all’apporto di un personaggio straordinario come Pico della Mirandola, fautore della commistione fra Cabala e Neoplatonismo, tra i mondi cristiano ed ebreo nasce una forte attrazione, caratterizza dalla voglia di conoscere il diverso senza però mettere in pericolo le proprie radici. Per l’universo cristiano si tratta però di un’attrazione ambigua che vede la cultura ebraica accarezzata e respinta allo stesso tempo.
La professoressa si è soffermata anche sul significato della parola Cabala - letteralmente “Tradizione ricevuta” e pronunciata con l’accento sulla “A” finale, che nel corso dei secoli si è ampliato fino ad inglobare la popolare interpretazione dei sogni attraverso i numeri e le lettere. In origine però era intesa unicamente come la via mistica per eccellenza per arrivare a Dio. Per secoli- come ha spiegato Anna Foa - è stata accompagnata da un’aura di antichità che non le compete, tanto che le sue origini risalgono “solamente” ai secoli XII e XIII, quando si è affermata prima in Provenza e poi in Spagna. E proprio in terra iberica ha acquisito importanza, nell’ottica di ricomporre l’unità di Dio, dopo il 1492, anno in cui con l’Edito di Granada venne decisa l’espulsione sistematica degli ebrei
Domenica prossima, con inizio alle 11 al Teatro Zandonai di Rovereto, spazio al sesto appuntamento in cartellone che vedrà la presenza di Franco Farinelli, che relazionerà su “Colombo: cercare l’Oriente attraverso l’Occidente”.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti. I biglietti potranno essere ritirati presso le casse dei teatri a partire dalle ore 10. La partecipazione alle singole lezioni è valida ai fini dell'aggiornamento professionale dei docenti della scuola della Provincia autonoma di Trento. La frequenza di una lezione corrisponde ad un'ora di formazione.