In questi ultimi anni diverse amministrazioni locali e regionali hanno avviato politiche per favorire l’inclusione sociale delle cittadine e dei cittadini LGBT (persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali/transgender), sviluppando azioni e promuovendo atti e provvedimenti amministrativi per contrastare le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.
La Rete "RE.A.DY" ha fra i suoi obiettivi quello di valorizzare le esperienze già attuate e adoperarsi perché diventino patrimonio comune degli Amministratori pubblici locali e regionali italiani. Attraverso una struttura leggera, orizzontale e partecipata, invita tutti i partner a contribuire in modo attivo alla sua gestione e al suo sviluppo, promuovendo sinergie locali, utilizzando e valorizzando le risorse già esistenti, impegnandosi nella promozione e diffusione di buone prassi sul territorio. Possono aderire alla Rete, attraverso propri rappresentanti legali o i loro delegati, le Regioni, le Province Autonome, le Province, i Comuni e le Associazioni di Enti Locali; possono inoltre aderirvi le Istituzioni e gli Organismi di Parità.
Sono 104 i partner in Italia che aderiscono alla Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni antidiscriminazioni
La Provincia aderisce alla rete nazionale contro le discriminazioni omofobiche
La Provincia autonoma di Trento ha deciso di aderire, su proposta dell'assessora Sara Ferrari, a RE.A.DY, la rete nazionale delle pubbliche amministrazioni antidiscriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. La rete è nata nel 2006 su iniziativa dei Comuni di Torino e di Roma ed attualmente vi aderiscono 104 partner.
"Con questa adesione - spiega l'assessora Sara Ferrari - attuiamo la mozione del 10 maggio scorso che impegnava la Giunta provinciale a promuovere la creazione di reti territoriali contro le discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere. Tra gli impegni che l’amministrazione pubblica si assume aderendo alla rete vi è la promozione, lo scambio e la diffusione di buone prassi per l’inclusione delle persone LGBT".
"Con questa adesione - spiega l'assessora Sara Ferrari - attuiamo la mozione del 10 maggio scorso che impegnava la Giunta provinciale a promuovere la creazione di reti territoriali contro le discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere. Tra gli impegni che l’amministrazione pubblica si assume aderendo alla rete vi è la promozione, lo scambio e la diffusione di buone prassi per l’inclusione delle persone LGBT".