
A fare gli onori di casa stamani il sindaco di Novaledo Diego Margon, che ha sottolineato come, per fortuna, la sera del 29 ottobre, nonostante la furia della tempesta abbattutasi sul paese, non si sia fatto male nessuno. Il "conto" però è molto pesante: 6 case scoperchiate completamente, altre 55 danneggiate. Danni fra l'altro anche alla parrocchia, alle strade, agli impianti semaforici. "L'80% del nostro bosco è andato in fumo - ha proseguito il sindaco - per non parlare delle aziende agricole del fondovalle e quelle nella zona artigianale. In base alle richieste di risarcimento pervenute, sono circa 125 i privati danneggiati, per 1.733.000 euro, a cui si aggiungono 102mila euro per il patrimonio pubblico. Anche i più anziani non ricordano a Novaledo un evento così devastante, dopo l'alluvione del 66. Ma grazie agli sforzi dell'intera comunità e dei Vigili del fuoco sono stati ripristinati velocemente tutti i tetti. Il lunedì dopo il disastro era stata riaperta anche la scuola materna".
E' stata poi la volta di Roberto Paccher, nuovo presidente del Consiglio regionale, e già assessore a Novaledo, dove risiede, che ha ringraziato la Giunta per la sensibilità dimostrata. "Chi è arrivato una settimana dopo - ha aggiunto - non può rendersi conto dello stato di disastro in cui si trovava il paese. Questo dimostra la laboriosità degli abitanti anche dei paesi limitrofi, che si sono spesi giorno e notte per prestare la propria opera nei confronti degli altri".
Il presidente Fugatti, a nome di tutta la Giunta, ha ricordato che, dopo Dimaro, Novaledo è stato il Comune più danneggiato, sul piano strutturale ma anche per quanto riguarda la parte agricola. "I danni agricoli sul territorio della Valsugana ammontano a 6,4 milioni, la gran parte in questa zona. Ieri sera ho avuto un incontro con gli agricoltori proprio qui. Le preoccupazioni sono tante. Ma la macchina della ricostruzione dei risarcimenti è già in moto. Tutte le pratiche per richiesta danni sono state avviate, assieme ai professionisti delle perizie. Tutto il materiale raccolto viene inviato dai Comuni agli uffici provinciali. Entro metà dicembre approveremo la delibera con i criteri per i finanziamenti. La nostra attenzione, qui e in tutte le altre zone colpite dal maltempo, sarà massima".
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