Le imprese trentine che operano nei comuni montani a 400 metri di altitudine e con meno di 7 mila abitanti hanno tempo fino al prossimo 25 gennaio 2021 per accedere al “bando montagna”. L’iniziativa – che prevede uno stanziamento pubblico complessivo di 5 milioni di euro – è stata fortemente voluta dalla Giunta provinciale, che l’ha approvata nella seduta di oggi, venerdì 20 novembre.
«Già con i lavori degli Stati generali della montagna - osserva Achille Spinelli, assessore allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento - e poi con le numerose manifestazioni di interesse raccolte lo scorso anno da Trentino Sviluppo si è evidenziata una importante dinamicità del tessuto economico locale anche nei territori talvolta considerati periferici e comunque lontani rispetto ai principali assi industriali della provincia. Da qui l’idea di sostenere queste attività di impresa, anche e soprattutto in questo momento non facile, con l’obiettivo di stimolare e favorire uno sviluppo economico armonico e diffuso, prerequisito fondamentale per tenere vive le zone di montagna stimolandone la crescita sia a livello economico che sociale».
Il bando si articola infatti in due categorie. La categoria A) che prevede la concessione di un contributo di massimo 200 mila euro – 100 mila per i beneficiari del regime “de minimis” – alle imprese montane che effettuino investimenti fissi o acquisiscano servizi di consulenza volti a introdurre sul mercato prodotti e servizi nuovi o innovativi. La categoria B) è invece riservata alle imprese che – sempre con questa finalità – richiedano la partecipazione di Trentino Sviluppo nel loro capitale d’impresa con la logica dell’investitore privato. La partecipazione – di minoranza – dovrà essere tra i 50 e i 200 mila euro e l’importo dovrà andare a sommarsi a un investimento di almeno pari valore effettuato dall’investitore privato, secondo la logica del cosiddetto “pari passu”.
Saranno ammesse al bando iniziative nell’ambito delle produzioni manifatturiere che utilizzino materiali locali, sostenibili e attenti alla filiera del riciclo, della bioedilizia e dell’edilizia in legno, della meccanica, robotica e automazione, del riuso e dell’economia circolare, della trasformazione di prodotti agricoli e alimentari, della produzione di tecnologie per l’agricoltura di montagna e di monitoraggio del territorio tramite ICT e telecomunicazioni, della protezione ambientale e prevenzione del dissesto idrogeologico.
Disco verde anche per le iniziative che aiutino a contrastare gli effetti negativi della pandemia, con particolare riferimento alla telemedicina, al monitoraggio delle distanze e al tracciamento tra persone, ai controlli degli accessi, alla verifica biometrica e di sicurezza.
Il bando – naturale prosecuzione della manifestazione di interesse “Progetti d’impresa nel cuore delle Alpi” aperta lo scorso anno – sarà gestito da Trentino Sviluppo.
Maggiori informazioni, testo integrale del bando e la documentazione relativa saranno disponibile a partire dai prossimi giorni sui siti web ripartitrentino.provincia.tn.it e trentinosviluppo.it.