70.000 m2 di area totale, di cui 6.000 coperti, in una tensostruttura messa a disposizione dalla Provincia, ospitano in questi giorni a Trento Sud, “A come…Legno”, evento a ingresso gratuito che raccoglie l’eredità della Triennale del legno (ultima edizione nel 2014), arricchendola e rinnovandola. Il legno viene trattato in tutte le sue sfaccettature, in un percorso che parte dal seme e dal bosco, passa per le segherie e le falegnamerie per arrivare alle realizzazioni di design, agli interni, alla musica (liutai e pianoforti). Spazio anche alle istituzioni e agli enti di ricerca che lavorano in quest’ambito, al concorso focalizzato sull’arredo urbano, al wood forum, spazio destinato ad incontri tematici e dibattiti, ed ancora, i laboratori dedicati ai più piccoli, le scuole professionali, gli stand di Arca, Vaia, Servizio foreste e fauna e quant’altro.
Ad inaugurare la manifestazione, stamani, assieme ai vertici dell’Associazione Artigiani e alla Giunta provinciale, il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, i rappresentanti della Camera di Commercio, che a palazzo Roccabruna ha organizzato una mostra dedicata a Vaia, le aziende del settore con i loro spazi espositivi. Nella tavola rotonda seguita all’inaugurazione c’è stato modo di sviluppare anche considerazioni più generali sull’impatto che la tempesta di un anno fa ha avuto negli altri settori legati al patrimonio boschivo, a partire dal turismo.
“Vi erano delle fondate preoccupazioni – ha riconosciuto l’assessore Failoni - soprattutto per la stagione estiva, ma grazie ad una comunicazione efficace i problemi sono stati assorbiti. Nessuno ha disdetto la vacanza in Trentino a causa di Vaia e nessuno si è lamentato per ciò che ha trovato. Rimane però ancora molto lavoro da fare”.
Ad esempio nei settori della sicurezza e del ripristino forestale. “Nel Piano d’azione che abbiamo adottato – ha detto l’assessore all’agricoltura e foreste Zanotelli – oltre agli interventi di sistemazione e realizzazione di strade forestali e piazzali, si è posto l’accento sul tema della sicurezza. Proprio per questo, grazie alla collaborazione tra APROFOD, UOPSAL e Associazione Artigiani sono stati attivati 22 corsi di formazione per le imprese, coinvolgendo 316 operatori professionali". L’Assessore Zanotelli ha anche sottolineato la necessità di proseguire nell’investimento culturale affinché cresca la consapevolezza rispetto al rischio residuo con il quale è chiamato a convivere chi vive in un territorio di montagna e che richiede un’assunzione di responsabilità a tutti i livelli. Tale riflessione si lega anche alla presentazione delle Carte della pericolosità e della Carta di sintesi della pericolosità, che dovranno guidare l’operato delle amministrazioni pubbliche. La partita urbanistica in futuro sarà determinante”.
C’è poi l’impatto diretto sulle economie di settore Nel campo della trasformazione, dell’arredo (che rappresenta circa il 56-58% delle imprese totali del settore), non si è sentito particolarmente. E’ stato invece molto importante, e continuerà ad esserlo nei prossimi anni, sulle imprese boschive. Dopo la tempesta 4 milioni di metri cubi di alberi risultavano abbattuti. Si presentava quindi la necessità di liberare in un lasso di tempo ragionevole – comunque pluriennale - il territorio dagli schianti. Nell’immediato le imprese hanno conosciuto quindi un surplus di lavoro e un aumento del fatturato. In futuro, però, ci si deve aspettare il contrario, soprattutto in alcuni territori, come il Primiero e la val di Fiemme, dove un quarto delle aziende artigiane appartengono alla filiera del legno. Anche su questo bisognerà dunque vigilare, con tutti gli strumenti a disposizione.
Immagini e interviste a pres. Fugatti e as. Failoni a cura dell'ufficio stampa