Ad essere premiato a Bruxelles è stato l’impegno delle Reti che, insieme ad istituzioni pubbliche, operatori privati ed associazioni, hanno lavorato su progetti di sviluppo sostenibile del territorio. E' stata anche riconosciuta l’idea di candidare alla Carta non una singola area protetta ma l'intero sistema delle Reti di Riserve.
La Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) è stata elaborata nel 1991 dalla Federazione Europarc, un’organizzazione europea che riunisce più di 400 aree protette. E’ il riferimento della politica turistica delle aree protette dell’Unione Europea. A fare da sfondo alla sua diffusione c’è anche il passaggio da un’idea di mera conservazione e tutela ambientale passiva ad un concetto di conservazione attiva, che vede anche le aree protette come motori di sviluppo sostenibile. Oggi sono trenta le aree protette italiane certificate, sulle 143 certificate in totale in Europa.
“Il Trentino – ha aggiunto il dirigente del Servizio Sviluppo sostenibile e aree protette Claudio Ferrari, anche lui a Bruxelles - è una delle destinazioni turistiche più conosciute in Europa, basti pensare alle Dolomiti e al Lago di Garda, ed oggi anche le aree protette dimostrano che l'approccio sostenibile al turismo costituisce un modello possibile per il futuro".
Queste sono le reti di riserve del Trentino certificate oggi: Parco Naturale Locale Monte Baldo, Bondone, Alta Val di Cembra - Avisio, Sarca Basso Corso e Sarca Alto Corso, Alpi Ledrensi, Fiemme - Destra Avisio, Alto Noce.
Per il quinquennio 2017-2021 in tutto il sistema sono state messe in campo 232 Azioni Locali, per un valore complessivo di 10 milioni di euro di investimenti, pari a circa 2 milioni di euro all’anno, di cui oltre il 36% messo a disposizione direttamente delle Reti di Riserve, circa il 20% da altri enti pubblici del territorio, il 41% dagli operatori privati e dalle associazioni del territorio e il 3% da altri soggetti.
Come detto, questa certificazione va ad aggiungersi a quelle già ottenute nel 2006, tra i primi parchi in Italia, dal Parco Naturale Adamello Brenta (rivalidata nel 2012 a conferma della qualità del lavoro portato avanti insieme ai suoi 38 Comuni ed oltre 30 partner territoriali) e più recentemente dal Parco Paneveggio Pale di San Martino. Nel 2018 anche il Parco Nazionale dello Stelvio intende candidarsi alla CETS: nel settore trentino il percorso partecipato con i portatori di interesse locali è già cominciato.
A breve il Trentino potrà quindi contare su oltre un terzo della superficie dove vengono testate ed attuate azioni di turismo sostenibile da parte di attori locali in collaborazione con le aree protette, iniziative pronte per essere poi disseminate in tutto il resto della provincia.
La notizia dell’ottenimento di quest’ultima certificazione era stata comunicata nel mese di ottobre alla Provincia autonoma di Trento da Europarc Federation.
Per maggiori informazioni: http://www.areeprotette.provincia.tn.it/turismo_sostenibile/