
Tutte le guerre, non solo quelle mondiali, sono state annunciate come guerre lampo. Si è cercato sempre di minimizzare la gravità e le conseguenze della guerra stessa, arrivando ad attribuire "intelligenza" perfino alle bombe. Ecco il perché di questo titolo, volutamente sarcastico. La guerra non è mai una questione da niente: arresta la vita e crea una massa di uomini semplicemente terrorizzati, che cessano di vivere perché costretti ad abbandonare i loro progetti, obbligati a diventare pedine degli stati a cui appartengono. La guerra non è infatti una relazione tra uomo e uomo, ma tra stato e stato: il singolo è nemico del singolo solo accidentalmente. "Una guerra da niente" vuole presentare i diversi punti di vista dei singoli: un soldato italiano in trincea sul Pasubio, un cittadino austriaco in un bar di Vienna, un sacerdote protestante, una inviata di guerra, un generale italiano. Perché alcune persone sono radicalmente trasformate dalla guerra ed altre riescono, invece a mantenere umanità? Perché in taluni emerge una furiosa bestialità e dove è nascosta questa bestialità prima dello scoppiare della guerra? È difficile dare una risposta, ma è importante ricordare ciò che è accaduto e come ha influenzato la vita delle persone. Anche questa è memoria.
Informazioni
Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per i beni culturali, Ufficio beni archeologici
Via Aosta, 1 - 38122 Trento
tel. 0461 492161
e-mail: uff.beniarcheologici@provincia.tn.it
www.cultura.trentino.it/Temi/Archeologia
-