Presente con Vissol anche il corrispondente del giornale francese Libèration, Eric Jozsef che è intervenuto nel dibattito in sala proponendo una riflessione sul casus delle elezioni europee: "il successo in Francia del fronte nazionale, e degli euroscettici, è giustificato dal calo di adesione al progetto europeo da parte dei francesi, delusi dalla destra come dalla sinistra e consci di una crisi economica senza pari. I francesi – ha proseguito – hanno perso fiducia nelle classi dirigenti (da Sarkozy a Hollande) che hanno dimostrato poca lucidità e coraggio nell'affrontare la crisi e dare speranza al paese". Il libro di Vissol vuole compiere in particolare due operazioni: di 'memoria' (ad esempio, per ricordare che l'Europa ha portato la pace e la coesione fra i Paesi aderenti) e di 'verità': indiscutibile il beneficio apportato dalla moneta unica e dalla diminuzione dei tassi di interesse: dal 16-20% degli anni Novanta al 4-5% attuale. Il gap è nato dopo e cioè quando si è constatato che i Paesi europei non hanno approfittato di questo vantaggio economico per investire in ricerca e sviluppo e per modernizzare il sistema industriale. L'Europa ha perso un "treno" che viaggiava veloce e che altri Paesi nel mondo ora guidano, come la Cina e l'India, peraltro incuranti della nostra impasse economica. "Le proiezioni del Pil europeo lanciano un grido d'allarme – ha dichiarato infine Vissol – visto che nel 2050 non vi sarà alcun Paese europeo nel G8. E dunque è bene rimboccarsi le maniche, spingere le classi dirigenti ad avere più coraggio e forza per promuovere e sostenere il cambiamento, l'innovazione e poter tornare a guardare con ottimismo al futuro. Altrimenti non vi sarà più Europa fra qualche decina d'anni". -
La presentazione del nuovo libro di Thierry Vissol
LE VIGNETTE SATIRICHE, L'EUROPA E LA GLOBALIZZAZIONE
56 vignette satiriche per un'analisi critica, con spiccato sense of humour, sui clichè e le false verità che circolano sull'Europa. Raccolte in un compendio a firma di Thierry Vissol, corrispondente Media per la Commissione Europea di Roma, dal titolo "E' tutta colpa dell'Europa". Una trattazione scritta con garbo ed ironia sull'evoluzione del Paese Europa dal primo '900 ad oggi. Da un continente aperto e in sviluppo, al ripiegamento nei nazionalismi delle due guerre mondiali ad oggi: un Paese che teme le forze economiche in forte espansione nel mondo a causa di gravi minacce interne con l'invecchiamento della popolazione che ora rappresenta il 7% di quella mondiale (nel 2050 saremo 50 milioni di abitanti in meno rispetto al 2014), assenza di risorse energetiche (e mancanza di politiche efficaci per le energie alternative), aumento della disoccupazione, tasso di aumento del Pil (0,96 % quello europeo contro il 2,6% degli USA), crescita del tasso di immigrazione. Thierry presenta un quadro d'insieme, con i corrispondenti di Libèration e del Sole 24 ore di Francoforte, per un vivace dibattito sulle chance dell'Europa nell'era della globalizzazione.-