
Dell'autore delle scritte, che lascia ben cinque testimonianze del suo passaggio, conosciamo solo le iniziali del nome: BA, e del cognome: T. Nient'altro sappiamo di lui, se non che volle delimitare due delle sue cinque scritte con una cornice lineare e arricchire lo spazio scrittorio in un caso con una decorazione a puntini, una sorta di sfondo sul quale far risaltare al meglio la sua identità, e nell'altro caso sormontando la cornice della scritta con una croce racchiusa in un cerchio e decorata con un punto al di sopra e al di sotto delle due braccia della croce. Nelle scritte le iniziali del nome e cognome dell'autore sono seguite dall'abbreviazione FL che sta per fece l'anno.
Si tratta di immagini che risentono dei corso del tempo: la gelivazione, staccando qua e là delle piccole porzioni del supporto roccioso, ha infatti compromesso la lettura delle scritte.
Non è da escludere che il proseguimento della catalogazione porterà a confermare questo più antico inquadramento cronologico dell'attività scrittoria dei pastori.
Sono ben 2681 le pareti istoriate individuate nel gruppo del Latemar-Cornón e di queste a oggi ne sono state schedate e catalogate ormai oltre 1500, tutte collocate nella fascia altimetrica compresa tra i 1200 e i 2000 metri: al di sotto dei pascoli di quota destinati tradizionalmente allo sfalcio e al di sopra dei terreni coltivati collocati appena fuori dagli abitati. Era in quest'area che i pastori potevano pascolare i greggi comunitari di caprovini, avendo cura di non intaccare i terreni destinati comunitariamente a altre attività di sussistenza. Tale organizzazione spaziale rifletteva un uso del territorio decisamente intenso e una rigida regolamentazione della fruizione delle risorse comunitarie. -